“È un intervento massiccio e necessario”, sottolinea l’assessore Murgia. “Le restrizioni dovute alla pandemia, con la conseguente chiusura di attività commerciali e l’aumento dei costi delle materie prime utilizzate negli allevamenti, hanno fortemente interessato il comparto, con pesanti ricadute sulla redditività e sulla stabilità economica delle aziende coinvolte”.
La consistenza complessiva dei capi presenti negli allevamenti con indirizzo bovino da carne ammonta a 240.138 unità. Saranno ammesse a sostegno le aziende zootecniche che al 31 dicembre del 2021 avevano un numero di animali superiore a 15 capi totali e che quindi riceveranno le sovvenzioni per 153.705 capi, di cui 10mila vitelli da ingrasso di età compresa tra 12 e 24 mesi, con una permanenza minima in azienda di mesi 6, e 143.705 bovini di età superiore a 12 mesi.