L’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini è intervenuto nel pomeriggio alla presentazione della ricerca “Il ruolo del volontariato per lo sviluppo della comunità. La parola agli Enti del Terzo Settore di Venezia della Città Metropolitana di Venezia” progettata e condotta dal Cavv-Centro servizi volontariato di Venezia in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa, istituto di ricerca creato e sostenuto dalla Cgia di Mestre.
L’indagine è stata illustrata al Centro Cardinal Urbani di Zelarino e si pone l’obiettivo di fotografare la realtà degli Enti del Terzo Settore della Città Metropolitana di Venezia e di comprenderne in modo approfondito le esigenze territoriali.
“Ringrazio chi ha lavorato a questo studio, che rappresenta una bussola per orientarci sul tema del volontariato con un’analisi attenta, con dei dati a cui ancorare anche delle scelte amministrative e politiche. Molto spesso, infatti,i temi del volontariato e del sociale non hanno un ancoraggio a dei dati oggettivi, una base scientifica su cui fondare anche delle riflessioni. Non è certo che le politiche attuate in una città possano adattarsi ad altre, anche per questo motivo avere anche un termometro di quello che accade su base provinciale ci aiuta ad affrontare alcune riflessioni su area vasta, alla luce delle sfide che ci pone anche la Regione in chiave di apertura delle collaborazioni oltre i confini comunali”.
Il mondo del volontariato per cementificare una comunità, la riflessione dell’assessore che ha poi aggiunto: “Molto spesso i territori dove c’è un volontariato più forte sono anche territori dove i servizi funzionano meglio. Il pubblico si dà da fare per funzionare meglio, perché ha lo stimolo del volontariato del terzo settore che spinge, la cooperazione funziona meglio, ma è anche un territorio dove il principio di sussidiarietà è una parola conosciuta” ha aggiunto Venturini sottolineando la criticità del ricambio generazionale: “E’ una delle ombre probabilmente nel mondo del volontariato, perché diversi fattori portano a far sì che per ogni due volontari che lasciano l’associazione di volontariato molto spesso non ci sia nemmeno uno che subentra”. L’assessore ha infine sottolineato il lavoro svolto a Venezia negli ultimi anni: “Anche grazie a fondi PON Metro abbiamo accompagnato il volontariato in un percorso quadriennale di formazione attraverso l’uso di nuovi strumenti di finanziamento” ha detto ricordando il progetto La Città SiCura di sé “che ha avuto anche importanti riconoscimenti ministeriali. È un lavoro costante, che continueremo a portare avanti”.