Puglia terra di opportunità, soprattutto per i giovani aspiranti imprenditrici e imprenditori che vogliano investire il proprio futuro in agricoltura. Ismea, Istituti di servizi per il mercato agricolo alimentare ha, difatti, aperto il 7 marzo la quinta edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole, costituita da oltre 19.800 ettari distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un totale di 827 aziende agricole potenziali e un valore complessivo a base d’asta di quasi 312 milioni di euro, da destinare ai nuovi interventi in favore dei giovani imprenditori agricoli.
Degli 827 terreni in vendita, 403 sono al primo tentativo di vendita, 269 al secondo tentativo, 60 al terzo e 95 al quarto.
“Un bando particolarmente atteso – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – grazie al quale Ismea, importante istituto nazionale di riferimento per tutto il sistema agroalimentare italiano, offre diverse opportunità di investimento in agricoltura nel nostro territorio. Ogni anno la Puglia, con il supporto dei comuni, censisce i terreni incolti e in disuso, per il tramite di una legge ad hoc di cui ci siamo dotati dal 2017 e che ha istituito la Banca della Terra di Puglia. Grazie ad interventi strategici, come quello di Ismea, siamo in grado di accrescere un potenziale produttivo, economico, paesaggistico ed ambientale irrinunciabile per il futuro della nostra Regione. Ai giovani, ragazze e ragazzi, lancio l’invito a cogliere questa preziosa opportunità, che è un’occasione per investire in una idea di impresa innovativa e partecipare a un progetto che riguarda proprio il futuro della nostra Regione. Ovvero quello del recupero, della valorizzazione, della rinascita di una economia che ha bisogno di nuove forze, menti e idee che sono peculiarità dei nostri giovani”.
“La Banca nazionale delle Terre Agricole nasce per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani, ai quali è riservata la possibilità di pagare il prezzo del terreno ratealmente, a tasso fisso e fino a 30 anni – dichiara il Direttore Generale di ISMEA, Maria Chiara Zaganelli –; in Puglia i terreni in vendita sono 84, per un totale di 1.712 ettari, circa il 10% degli ettari complessivi di questo quinto lotto”.
I terreni sono dislocati soprattutto in provincia di Taranto (555 ha) e di Foggia (477 ha), ma diverse occasioni si trovano anche in provincia di Brindisi (250 ha), Bari (173 ha), Barletta-Andria-Trani (153 ha) e Lecce (103 ha).
Si tratta di superfici costituite per oltre il 50% da seminativi, ma significativa è anche la quota di uliveti (16%), prati e pascoli (14%) e vigneti (10%). Residuali i terreni destinati ad altre colture tra cui principalmente frutteti (4%) e agrumeti (2%).
Puglia |
N. terreni |
Ettari |
84 |
1.712 |
|
Bari |
10 |
173 |
Barletta-Andria-Trani |
8 |
153 |
Brindisi |
17 |
250 |
Foggia |
29 |
477 |
Lecce |
5 |
103 |
Taranto |
15 |
555 |
Puglia |
|
Colture |
Quote |
Seminativo |
52% |
Uliveto |
16% |
Prati e Pascoli |
14% |
Vigneto |
10% |
Frutteto |
4% |
Agrumeto |
2% |
Ortive |
1% |
Bosco |
1% |
Fabbricati – enti urbani |
1% |
La Puglia è la seconda regione italiana per consistenza del tessuto produttivo agricolo con 78.327 imprese iscritte ai registri camerali nel 2021, in crescita dello 0,6% sul 2020, nonostante la riduzione registrata del numero di imprese agricole a livello nazionale nello stesso anno (-0,3%). La percentuale di giovani imprenditori agricoli è del 7,1%, un dato che si posiziona sotto la media nazionale (7,7%). In base ai dati dei registri camerali sono 5.585 i conduttori al di sotto dei 35 anni di età, in crescita significativa rispetto al 2020 (+3,7%), specie se si confronta con la generale contrazione del numero di aziende agricole a livello nazionale, comprese quelle a conduzioni giovanile (-0,2%). La Puglia è inoltre tra le prime 5 regioni italiane per valore aggiunto agricolo con 4,5 miliardi di euro nel 2020, e in settima posizione per valore delle sue esportazioni agroalimentari con 1,7 miliardi nel 2020, in crescita sia su base annua (+6% rispetto al 2019) sia nell’ultimo quinquennio (+11%).
Cosa è la Banca nazionale delle Terre Agricole di Ismea
Istituita dalla legge n.154 del 28 luglio 2016, attualmente la Banca nazionale delle Terre Agricole è alimentata da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea, ma può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici.
Giunto oggi alla sua quinta edizione, questo strumento di mobilità fondiaria ha finora rimesso in circolo 349 terreni per un totale di oltre 13 mila ettari aggiudicati, il cui valore delle vendite sarà destinato al finanziamento delle agevolazioni rivolte ai giovani imprenditori.
Si accede alla Banca nazionale delle Terre Agricole attraverso il sito http://www.ismea.it/banca-delle-terre dove è possibile visualizzare tutti terreni in vendita, consultare le principali informazioni (ubicazione, caratteristiche agronomiche, tipologia di coltivazione, particelle catastali georeferenziate, l’aerofotogrammetria) e presentare direttamente, secondo una procedura semplice e guidata, la manifestazione di interesse all’acquisto di uno o più terreni.
Con l’invio della manifestazione di interesse si partecipa alla procedura di vendita.
Sono ammesse offerte a rialzo libero. Solo per i terreni al quarto tentativo è prevista la possibilità di effettuare offerte anche al ribasso, per un massimo del 35% del valore a base d’asta.
L’invio delle manifestazioni di interesse è consentito fino alle ore 24:00 del 5 giugno 2022.