L’obiettivo è quello di promuovere la sostenibilità ambientale, la riqualificazione urbana, i processi di innovazione e l’economia circolare nel territorio di Terni e Narni.
Rigenerazione urbana e sviluppo del territorio ternano-narnese, attraverso la creazione del primo “Distretto italiano della Sostenibilità”. Sono gli obiettivi-chiave del progetto “Urban Regeneration”, al centro del protocollo d’intesa tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e Confindustria Umbria. L’accordo è stato firmato mercoledì 20 novembre nella sede di Terni di Confindustria Umbria dal presidente della Fondazione, Luigi Carlini, e dal presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni.
Il progetto vede protagoniste alcune importanti realtà industriali del territorio e nasce da una iniziativa della Sezione di Terni di Confindustria Umbria, presieduta da Giammarco Urbani, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale, la riqualificazione urbana, i processi di innovazione e l’economia circolare nel territorio della Conca ternana. “Il progetto – ha spiegato Giammarco Urbani – nasce dalla forte volontà di alcune delle principali imprese del territorio che si sono unite per mettere a sistema le buone pratiche in materia di sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana ed economia circolare. L’intenzione è arrivare a un vero e proprio bilancio di sostenibilità del Distretto della Conca ternana”.
Tre le fasi di attuazione del progetto previste dal protocollo: la prima ruoterà intorno alla valutazione delle buone pratiche di sostenibilità delle imprese aderenti e alla creazione di un piano di comunicazione del progetto; la seconda punterà all’ampliamento della rete di sostenitori del progetto, coinvolgendo imprese e istituzioni; infine la terza fase si concentrerà sulla produzione e diffusione di un report di sostenibilità del Distretto della Conca ternana. In considerazione della rilevanza del progetto sulla sostenibilità ambientale di Terni e Narni, la Fondazione Carit finanzia la prima fase di start up.
La sfida che parte da Terni, racchiusa nei dieci punti del manifesto di “Urban Regeneration” sottoscritto dalle imprese aderenti, è ambiziosa: rigenerare il territorio, rinnovare l’azione politica per restituire al tessuto urbano la sua storia ambientale e paesaggistica e sperimentare un nuovo modo di interpretare la città, come un luogo di crescita sociale, economica e culturale. Al momento hanno aderito al progetto otto aziende: Acciai Speciali Terni, Beaulieu International Group, Covestro, Erg, Fucine Umbre, GoSource, Novamont e Tarkett.