Quest’anno si celebra il centenario della nascita di Bruno Ciari, un pedagogista partigiano che ha lasciato una traccia profonda nel mondo della scuola del dopoguerra. La Città metropolitana di Torino insieme a Istoreto – Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” – gli dedica una due giorni di riflessione, cominciata mercoledì 29 novembre, alla presenza della moglie Marcella Bufalini Ciari, presidente onoraria del Movimento di Cooperazione educativa, e dei due figli.
Bruno Ciari, salito ventenne in montagna con il nome di Davide, che al freddo faceva già scuola ai compagni e dava lezione, nel tentativo di cambiare il mondo.
Negli anni ’60 del Novecento Ciari andò a dirigere i servizi scolastici del Comune di Bologna e approfondì la sperimentazione del tempo pieno e la partecipazione dei genitori alla vita sociale della scuola.
Il seminario di Città metropolitana su “Bruno Ciari e la scuola dei diritti oggi” è stato introdotto dagli interventi del presidente del Comitato Resistenza e Costituzione e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle, della consigliera delegata all’istruzione della Città metropolitana Caterina Grecoedella dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Elena Cappai.
Il seminario è affiancatodalla mostra “Nasolungo e Orecchiofino. Il giornale scolastico da Bruno Ciari ai giorni nostri”, prodotta dal Movimento di Cooperazione educativa, con immagini e testi che illustrano le attività e le ricerche realizzate dai piccoli studenti e poi ripensate e raccontate sempre con grande intensità nelle pagine dei giornali di classe.