Omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela: questa, per ora, è l’ipotesi d’accusa che la procura di Torino muove ad Alex Pompa, il ventenne che nell’aprile dello scorso anno uccise a coltellate il padre, Giuseppe, per difendere la madre dall’ennesima aggressione.
L’inchiesta è stata formalmente chiusa.
Ora la difesa ha venti giorni di tempo per le proprie deduzioni.
Alex è agli arresti domiciliari nella propria abitazione a Collegno (Torino). A giugno, dalla casa di un compagno di scuola che si era offerto di ospitarlo, diede l’esame di maturità, e l’allora ministro all’istruzione, Lucia Azzolina, gli telefonò per salutarlo e sostenerlo.