(AVN) Venezia, 28 marzo 2022
“L’Osservatorio regionale del turismo non è solamente un contenitore di dati Istat, su arrivi e presenze legate al pregresso, ma è uno strumento in cui le imprese e gli operatori del turismo possono trovare altre informazioni e indicatori utili che permettono di comprendere il momento. Informazioni che però bisogna saper leggere e interpretare. Il problema dei dati non è collegato all’Osservatorio del turismo: ora i dati statistici non sono pubblicati né sulla statistica né sull’osservatorio perché il passaggio al nuovo sistema di rilevazione Ross1000 ha comportato un problema di allineamento dei controlli che sarà superato nei prossimi giorni, disallineamento che in tempi diversi ha coinvolto tutte le Regioni man mano che hanno adottato il nuovo sistema di rilevazione statistico”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, interviene rispondendo alla consigliera regionale Vanessa Camani, prima firmataria di un’interrogazione sull’Osservatorio turistico regionale federato.
“L’obbiettivo di un osservatorio regionale è quello di offrire una cornice completa che consenta di avere contezza dell’andamento in tempo reale dei flussi turistici – prosegue Caner -. Infatti, come abbiamo già spiegato alla consigliera Camani anche nell’ultima seduta di Consiglio, la curva della numerosità dei contenuti sulla reputazione on line di destinazioni e imprese è sovrapponibile a quella di arrivi e presenze, quindi, fortemente rappresentativa di chi visita il Veneto. Peraltro, gli stessi giudizi ci permettono di avere in tempo reale il sentiment dei turisti sul nostro territorio grazie ai dati di Data Appeal, mentre grazie ai dati di Hospitality Benchmark
su fonti Confturismo offriamo una fotografia della performance delle imprese ricettive, anche in termini previsionali”.
“Nell’osservatorio sono disponibili anche analisi sulla congiuntura e trend previsionali provenienti da diverse fonti – conclude l’assessore al Turismo -. Uno strumento di intelligence assolutamente innovativo e che altre regioni ci invidiano. Ripeto, i dati ci sono ma bisogna saperli leggere e interpretare. L’ennesimo attacco sui dati ISTAT, che rappresentano solo una parte dell’Osservatorio del Turismo, mi pare ancora una volta molto strumentale e miope rispetto alle potenzialità di questo strumento”.