Torre Annunziata: avvocati penalisti contro i giudici… e qualche voce fuori dal coro per la manifestazione della sezione locale dell’ANM
26 Febbraio 2025 – 21:04Torre Annunziata: avvocati penalisti contro i giudiciil Tribunale di Torre Annunziata
TORRE ANNUNZIATA. Avvocati penalisti contro i Giudici e qualche voce fuori dal coro, questi gl’ingredienti della giornata di domani al Tribunale di Torre Annunziata, dove è in programma la manifestazione della sezione locale dell’ANM, l’associazione dei magistrati.
I giudici, in stato di agitazione, hanno proclamato l’astensione dalle attività, tranne quelle urgenti, per la giornata di domani, per protestare contro il disegno di legge costituzionale n. 1353 che prevede la separazione delle carriere e l’istituzione di due diversi organi di governo dei magistrati: Csm e Alta Corte Disciplinare.
A Torre Annunziata anche i magistrati incroceranno le braccia: domani ci sarà un dibattito a cui presenzieranno i pubblici ministeri Matteo De Micheli e Andreana Ambrosino, presidente e vicepresidente della sezione locale ANM. La Camera penale, presieduta dall’avv. Renato D’Antuono, non ha gradito l’esclusione dal dibattito, pubblicando in rete un manifesto di protesta. “Prendiamo atto della scelta di volerci estromettere dal dibattito. Benché formalmente invitati, avremmo dovuto assistere in silenzio al soliloquio senza contraddittorio su temi di interesse generali e questo non è accettabile. Appare evidente che ogni voce dissenziente rispetto al dogma dell’unitarietà delle carriere venga vista come un’eresia”. Nonostante il manifesto sia firmato dal Direttivo della camera penale, almeno un penalista non la pensa così.
Domani, infatti, l’avvocato Gabriele Di Maio siederà al tavolo dei magistrati. Anche tra le toghe, peraltro, c’è chi è favorevole alla separazione delle carriere: il pubblico ministero stabiese, Annalisa Imparato, in servizio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è schierata apertamente a favore della riforma, invocando il recupero della credibilità perduta.