“Non ho mai messo le mani addosso a mia figlia: sono severo, ma lo faccio per il bene dei miei figli”: lo ha detto El Mustafa Hayan, il marocchino di 53 anni residente a Livorno Ferraris che venerdì ha tentato di investire con l’auto la figlia di 22 anni perché viveva “all’occidentale”, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina. Assistito dall’avvocato Fabio Merlo, l’uomo ha sostenuto che si è trattato di una “tragica fatalità” e che la sua intenzione “non era quella di ucciderla”.
Il 53enne è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio con premeditazione e maltrattamenti. L’interrogatorio si è svolto nel carcere di Vercelli. Il 53enne ha confermato “di non aver mai messo le mani addosso a mia figlia”. Il giudice per le indagini preliminari si è riservato di decidere sulla convalida dell’arresto. Il difensore di Hayan ha chiesto per il suo assistito i domiciliari presso la casa del fratello, che vive a Santhià. Da un anno il marocchino è disoccupato.