Nel pomeriggio di oggi, si sono verificati disordini presso il carcere minorile Fornelli di Bari, causando momenti di tensione e il ferimento di tre agenti della polizia penitenziaria.
Secondo le prime ricostruzioni, i disordini sarebbero stati innescati da una decina di detenuti che, impossessatisi delle chiavi della sezione tre, avrebbero aggredito gli agenti, ferendoli, in un caso, anche con un’arma da taglio. Due degli agenti feriti hanno necessitato di cure ospedaliere, mentre il terzo è stato medicato nell’infermeria del penitenziario.
Attualmente, la situazione all’interno del carcere è riportata sotto controllo. Pattuglie della polizia di Stato presidiano l’area esterna, mentre agenti della polizia penitenziaria sono al lavoro all’interno dell’istituto.
Le reazioni sindacali sono state immediate. Mimmo Mastrulli, presidente nazionale del Conaippe, ha dichiarato: “Quanto sta accadendo nel carcere minorile di Bari è grave ed è necessario un cambio di passo.” Mastrulli ha inoltre sottolineato l’urgenza di un intervento ministeriale e l’incompatibilità dell’attuale direzione con la situazione del carcere barese, aggiungendo che per sedare i disordini sono giunti rinforzi da altre carceri pugliesi.
Aldo di Giacomo, segretario del Spp (Sindacato Polizia Penitenziaria), ha espresso preoccupazione per la frequenza di tali episodi: “Oramai disordini e rivolte sono all’ordine del giorno nelle carceri minorili italiane: da Milano a Bari. Se fino a qualche tempo fa si poteva parlare di allarme ora invece siamo alla quotidianità.”
Federico Pilagatti, segretario del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ha precisato che i disordini sarebbero stati scatenati da “alcuni detenuti che hanno aggredito e picchiato con calci e pugni due agenti in servizio.” Pilagatti ha inoltre segnalato che i detenuti avrebbero distrutto arredi e preso possesso della sezione, e che “tutto il personale in servizio al Fornelli è stato richiamato perché la situazione continua ad essere molto delicata.”