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Telegramma: questo mezzo di comunicazione esiste ancora?

 

Il telegramma: i più giovani, probabilmente, non sanno neppure cosa sia, chi invece ha qualche anno in più ne ricorderà le peculiarità e le tipiche procedure, oggi decisamente obsolete, ma questo strumento di comunicazione esiste ancora?

In quest’articolo sveleremo questa curiosità!

Che cos’è il telegramma

Il telegramma, è utile ricordarlo, è un particolare mezzo di comunicazione che ha origini antichissime e che in passato rappresentava un’alternativa alla lettera manoscritta, soluzione che veniva preferita soprattutto per la sua celerità: esso, infatti, giungeva a destinazione molto prima rispetto alla posta propriamente intesa.

Tale sistema prevedeva che si potesse inviare ad un qualsiasi destinatario un breve messaggio testuale: originariamente era necessario recarsi in un ufficio postale, o anche nei cosiddetti uffici telegrafici, per compilare un apposito modulo, in seguito, attorno agli anni Novanta, è divenuto possibile inviare un telegramma dettando il proprio messaggio telefonicamente.

In tutti i casi, il destinatario riceveva il messaggio a domicilio, in forma cartacea.

Anche il telegramma si è evoluto

In un mondo “super digitale” quale quello odierno, è evidente che uno strumento come il telegramma possa risultare anacronistico, eppure se ci si chiede se esista ancora, la risposta è affermativa.

 

 

 

 

 

La cosa, in realtà, non deve stupire più di tanto, perché il telegramma odierno prevede delle caratteristiche ben differenti rispetto a quelle passate, che abbiamo descritto.

Oggi, infatti, un telegramma può essere inviato comodamente in rete, usufruendo di servizi dedicati come quello di ivisura.it: è sufficiente inserire i dati propri e quelli del destinatario, scrivere il testo e completare l’acquisto con un click, proprio come si è soliti fare in un qualsiasi e-commerce.

Il destinatario riceverà, anche in questo caso, un messaggio cartaceo in cui è riprodotto il testo desiderato.

Un mezzo che resiste alla “ondata” digitale

Ma come mai il telegramma continua ad essere sul mercato, sebbene oggi siano disponibili tantissimi strumenti di comunicazione digitale gratuiti e pressoché immediati nella loro ricezione? Le risposte a questa domanda, probabilmente, sono molteplici.

Anzitutto, c’è da dire che l’Italia è una nazione piuttosto “anziana” dal punto di vista demografico, di conseguenza le persone che non hanno familiarità con gli strumenti digitali, per le quali è dunque preferibile optare per le comunicazioni cartacee, non sono affatto poche.

Questa, tuttavia, non è la sola ragione da considerare: proprio perché viviamo in un mondo sempre più connesso e sempre più veloce, il telegramma conserva delle caratteristiche che lo rendono uno strumento unico nel suo genere.

Il telegramma, infatti, è considerato perfetto per inviare delle comunicazioni contraddistinte da un certo livello di formalità: è una tradizione piuttosto radicata nel nostro Paese, ad esempio, quella di ricorrere al telegramma per rivolgere delle condoglianze, oppure per fare gli auguri in occasione di matrimoni e altre occasioni speciali.

In questo modo il pensiero che viene dedicato assume senz’altro una forma più “aulica” rispetto, ad esempio, al semplice messaggio di posta elettronica, senza dimenticare che la natura cartacea di questo strumento consente di conservarlo dal punto di vista materiale, e ciò è tutt’altro che irrilevante nell’ottica della valenza affettiva.

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