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“Studenti universitari e aumento del costo dell’abbonamento per mezzi pubblici urbani. La Regione e il Comune cosa fanno?”

“Studenti universitari e aumento del costo dell’abbonamento per mezzi pubblici urbani. La Regione e il Comune cosa fanno?”

Queste le dichiarazioni di Roberto De Blasi e Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle

«Siamo stati contattati da un rappresentante degli studenti dell’Università degli Studi di Firenze che ci ha raccontato dell’imminente aumento del costo dell’abbonamento annuale per il trasporto pubblico che tutti gli studenti e le loro famiglie dovranno sostenere a partire dai prossimi mesi, se non sarà raggiunto un diverso accordo tra Università e Autolinee Toscane».

«La situazione è davvero complessa e merita l’attenzione di tutti, soprattutto delle istituzioni. Gli studenti attualmente pagano un contributo di 48 euro con il quale possono usufruire di vari servizi, tra i quali la possibilità di utilizzare tutti i servizi di trasporto pubblico urbano. Purtroppo, con il subentro di Autolinee Toscane sembra siano necessari circa 400.000 euro per garantire la stessa tariffa ma nessuno degli interlocutori cui si sono rivolti gli studenti, Università e Regione Toscana in primis, hanno intenzione di stanziare questi soldi. E allora? Cosa dovranno aspettarsi gli studenti universitari fiorentini al rientro dalle vacanze estive? Sicuramente un aumento di minimo 10 euro della tariffa ma all’orizzonte non c’è solo questo purtroppo. Sul piano delle trattative tra Autolinee Toscane e Università ci sono infatti tre proposte ma tutte comporteranno un aumento dei costi sostenuti dalla famiglie e un peggioramento delle condizioni di utilizzo del servizio di trasporto pubblico per gli studenti».
 
«E pensare  che in sede di campagna elettorale per le elezioni a Governatore della Regione Toscana, tutti i candidati – Giani compreso – firmarono un manifesto di impegno nei confronti degli studenti che prevedeva una serie di azioni a tutela e cura degli studenti, tra cui il diritto alla mobilità con incentivi per la mobilità sostenibile. E invece a cosa assistiamo oggi? Al venire meno agli impegni presi e alla totale assenza della Regione che, come ci ha raccontato il rappresentante degli studenti dell’Università, finora non ha fatto niente di concreto per scongiurare questo aumento della tariffa».

«Purtroppo – concludono i consiglieri – il tempo a disposizione è davvero poco perché sembra che l’aumento partirà già con il versamento delle tasse universitarie di ottobre prossimo. Invochiamo quindi a gran voce l’impegno condiviso dell’Università, di Autolinee Toscane, della Regione Toscana e di tutti gli enti locali del territorio affinché intervengano concretamente in aiuto di tutti gli studenti e le studentesse che hanno scelto Firenze come sede dei loro studi universitari».

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, di Sinistra Progetto Comune.

«L’allarme del Movimento 5 Stelle è fondato e chiede risposte urgenti. Da quanto ci è stato segnalato una responsabilità diretta la ha il Comune di Firenze, che avrebbe annunciato di voler ritirare i fondi che di solito garantiva, in collaborazione con Regione e ateneo. Esistono inoltre studentesse e studenti che si recano nei comuni limitrofi, ritrovandosi penalizzati. Sesto Fiorentino, Borgo San Lorenzo e Prato sono realtà non comprese dalla soluzione dell’abbonamento. Giusto quindi rivolgersi alla Regione Toscana, viste le competenze, ma Palazzo Vecchio deve chiarire se è effettivamente causa di questi aumenti e per quale motivo si sarebbe scelto di risparmiare su un diritto fondamentale legato a una realtà importante quale l’Università degli Studi di Firenze». (fdr)

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