Il Tribunale di Aosta ha emesso una sentenza di due anni di reclusione per Stefano Corgnier, accusato di stalking nei confronti di una donna. La decisione è stata presa dal giudice Marco Tornatore, che ha anche stabilito un risarcimento di 14 mila euro per la parte civile.
L’Accusa e la Sentenza
Stefano Corgnier è stato accusato di aver continuato a perseguitare una donna dopo la fine della loro relazione, arrivando anche a tentare di uccidere un rivale. La sentenza di primo grado, nel dicembre 2022, lo aveva condannato a nove anni e due mesi di reclusione per tentato omicidio. Oggi, il tribunale ha confermato la colpevolezza per stalking e ha ridotto la pena a due anni di reclusione.
La Richiesta della Procura e la Difesa
La procura aveva richiesto una condanna a quattro anni di reclusione, sottolineando l’incapacità dell’imputato di accettare la fine della relazione e il suo persistente tentativo di contattare la persona offesa. La difesa, tuttavia, ha annunciato il ricorso in appello, sottolineando la mancanza di prove concrete durante le indagini e l’assenza di mezzi di comunicazione sequestrati.
L’Analisi della Difesa
Secondo l’avvocato difensore Matteo Iotti, il processo si basa principalmente sulle testimonianze della parte offesa, senza prove materiali concrete. L’avvocata Valentina Zancan ha aggiunto che gli episodi contestati sono pochi e che non vi è stata alcuna comunicazione diretta tra le parti. La difesa sostiene che la messaggistica telefonica è limitata e che la presunta vittima ha trascorso gran parte del tempo fuori dalla città per motivi personali.
Conclusioni
La sentenza di due anni di reclusione per Stefano Corgnier rappresenta un importante passo nella lotta contro il fenomeno dello stalking. Tuttavia, il caso solleva anche importanti questioni riguardanti la raccolta di prove e l’analisi delle testimonianze nella valutazione dei reati di stalking. Il ricorso in appello potrebbe portare a ulteriori sviluppi nel caso e a una più approfondita analisi delle prove presentate.