Monotematica richiesta dal centrodestra, dibattito aperto e costruttivo. Leccese: “Valorizzare un gioiello”.
Il futuro dello stadio San Nicola è stato al centro di un’animata, ma costruttiva, seduta monotematica del Consiglio Comunale di Bari. Nonostante la concessione quinquennale alla Ssc Bari sia in scadenza nel 2026, le recenti segnalazioni di disservizi hanno accelerato la discussione sulla necessità di rivedere i termini dell’accordo.
L’attuale concessione prevede un canone zero per il club biancorosso, a fronte della manutenzione ordinaria, mentre quella straordinaria è a carico del Comune. Una situazione che, secondo le forze politiche, non è più sostenibile, soprattutto alla luce della riqualificazione dell’impianto, costata 11,5 milioni di euro.
Se da un lato il centrodestra ha sollecitato una seduta apposita, proponendo di destinare al Comune il 30% degli incassi extra-sportivi, dall’altro il centrosinistra ha ribadito la necessità di implementare i controlli e di prevedere un ritorno economico per le casse comunali.
Il Sindaco Vito Leccese ha fatto appello all’unità tra maggioranza e opposizione, sottolineando l’importanza di trovare un accordo che valorizzi il San Nicola: “Inutile dividersi, abbiamo tutti l’interesse che questo impianto sportivo, un gioiello dal punto di vista architettonico, possa essere valorizzato”.
Nonostante le diverse posizioni, è emersa la volontà comune di rivedere i parametri della concessione, con l’obiettivo di garantire maggiori entrate per il Comune e una gestione più efficiente dell’impianto. Il consigliere Fabio Romito (centrodestra) ha auspicato un canone “a fisarmonica”, variabile in base ai risultati sportivi della squadra, mentre il consigliere Antonio Bozzo (Pd) ha sottolineato come “lo stadio di oggi non è più quello del 2018”.
Anche il Movimento 5 Stelle, attraverso il consigliere Italo Carelli, ha ribadito la ferma opposizione a proroghe dell’attuale concessione, auspicando un percorso trasparente e partecipato nella redazione della nuova proposta.
L’obiettivo comune è quello di trovare una soluzione che tuteli l’interesse pubblico e valorizzi il San Nicola come patrimonio della città.