La Procura di Roma sta indagando su alcune sentenze del Consiglio di Stato che sarebbero state pilotate
L’ex Premier Silvio Berlusconi è indagato, dalla Procura di Roma, per corruzione in atti giudiziari. Nello specifico si tratta della sentenza del Consiglio di Stato che il 3 marzo 2016 annullò l’obbligo per lui di cedere la quota eccedente il 9,99% detenuto in Banca Mediolanum stabilito da Bankitalia. L’inchiesta è quella relativa alle presunte sentenze del Consiglio di Stato che, secondo i magistrati, potrebbero essere state pilotate. La maxi indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Stefano Rocco Fava, nei giorni scorsi ha condotto ad una serie di arresti, tra cui alcuni magistrati. Tutto è iniziato con una perquisizione effettuata dal Nucleo Valutario della Guardia di Finanza, nel 2016, a casa di un ex funzionario di Palazzo Chigi, in relazione ad un’altra indagine. Le forze dell’ordine trovarono 247 mila euro, celati nelle scatole di spumante, e copie di alcune sentenze del Consiglio di Stato accompagnate da alcuni post-it, tra cui quella su Mediolanum.