Una tragedia che ha scosso un tranquillo sabato sera tingendolo di dolore e di sgomento. Una morte ancora inspiegabile, terribile soprattutto per l’età della vittima, il ventenne Francesco Petrozzi. La madre lo ha trovato ieri sera ormai senza vita nella cucina rustica che sorge accanto alla loro abitazione, nella zona di Campostefano. Alcune testimonianze riferiscono che il suo corpo era appeso a una corda. Un gesto volontario, su questo pare non esserci alcun dubbio. Tanto che il magistrato ha dissequestrato la salma restituendola ai familiari per fissare il funerale. La notizia è giunta in paese intorno alle 21 come un fulmine a ciel sereno.
Nessuno è riuscito a spiegarsi perché il giovane si sia ucciso. Non avrebbe lasciato biglietti né spiegato a qualcuno le sue terribili intenzioni. Sul posto, immediatamente allertati dai familiari, sono giunti insieme ai soccorritori del 118 i carabinieri della compagnia di Pontecorvo che indagano per ricostruire le ultime ore di vita di Francesco, nel tentativo di spiegare le ragioni che lo hanno indotto a un gesto così estremo, senz’appello. «La nostra comunità è sconvolta per la tragica scomparsa di Francesco – dice sconsolato il sindaco Roberto Simonelli – Secondo una legge naturale, dovrebbero essere i giovani ad accompagnare gli anziani al commiato con la vita. Quando accade invece di piangere la scomparsa di un ragazzo, il dolore è intriso di un senso di profonda inquietudine e ingiustizia. Che diventa smarrimento per la consapevolezza che Francesco ha drammaticamente scelto di non voler più vivere. A noi tutti resta il rammarico di non aver compreso la sua sofferenza».