L’attenzione della giornata di oggi è rivolta in toto all’ufficialità del calendario di Serie A. Un discorso che riguarda sia il presente (Fase 2) che il futuro (Fase 3) della stagione tutt’ora in corso. In particolare i club starebbero già cominciando a pensare a possibili soluzioni per riaprire gli stadi al pubblico, con capienza ridotta e distanziamento fra tifosi.
Uno scenario che va di pari passo col graduale ritorno alla normalità previsto dalle fasi con le quali si sta affrontando l’emergenza sanitaria. Le società puntano a un graduale ritorno dei tifosi allo stadio sia per una questione di uguaglianza settoriale (si fa appello alla riapertura di cinema e teatri, luoghi anch’essi di aggregazione) sia per un fattore prettamente economico, in virtù delle entrate che tornerebbero ad arrivare ai club.
Situazione Ultras
L’edizione odierna del Giornale sottolinea come questa soluzione trovi l’opposizione di una buona parte dei gruppi ultras della varie società di Serie A. La volontà dei tifosi, d’altro canto, rimane sì quella di tornare allo stadio, ma solamente in condizioni di totale sicurezza, un qualcosa al momento di non garantibile al 100% e nemmeno nel prossimo futuro. Gli ultras, tra l’altro, non vorrebbero limitazioni al numero di tifosi allo stadio, col rischio di compromettere l’essenza stessa del tifo organizzato, sia nei suoi numeri che nelle sue modalità consuete.
I tifosi, in quest’ottica, sarebbero pronti a una manifestazione di protesta contro la ripartenza, prevista il 6 giugno.