Seduta straordinaria del Consiglio dedicata all’emergenza rifiuti
Tutti d’accordo sulla carenza di impianti di smaltimento rifiuti, diverse le soluzioni proposte. Approvati 23 ordini del giorno.
20/07/2022
Come si intende affrontare lemergenza rifiuti, quali impianti utilizzare? Cosa ne sarà della discarica di Roncigliano? Cosa succederà alla nuova linea del termovalorizzatore di San Vittore? Con queste domande rivolte allassessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, si è aperta la seduta straordinaria del Consiglio regionale, presieduta per loccasione dal vicepresidente Devid Porrello.
A porre le domande allassessore è stato Giancarlo Righini (FdI), primo firmatario di una delle due richieste che hanno portato alla seduta straordinaria di oggi. Dal giorno in cui il sindaco Marino chiuse Malagrotta ha attaccato il consigliere di Fratelli dItalia non è stato realizzato un solo nuovo impianto per gestire l’emergenza. Si è continuato a far migrare i rifiuti a costi insostenibili. Ora il sindaco Gualtieri, con una decisione antitetica rispetto a quelle contenute nel Piano rifiuti, vuole dotare Roma di un nuovo impianto di termovalorizzazione. Non vogliamo alzare barricate, ma si tratta di una scelta datata, ci sono tecnologie nuove, più avanzate.
Sulla stessa linea di Righini anche Antonello Aurigemma (FdI), il primo firmatario dellaltra richiesta di Consiglio straordinario. Limpiantistica della Regione ha dichiarato è nettamente insufficiente, lo diciamo da anni. Secondo Valeriani i termovalorizzatori erano superati dalla storia, lo ha ripetuto più volte durante le discussioni sul Piano rifiuti. Ora dichiara sui giornali di essere favorevole. In quest’aula abbiamo visto di tutto”.
Se tutte le istituzioni della nostra Regione avessero discusso di rifiuti quanto noi, forse non ci troveremmo nella situazione attuale, ha replicato lassessore Valeriani. Con lapprovazione della legge sugli Enti di gestione degli ambiti territoriali, adesso abbiamo una legislazione allavanguardia rispetto al panorama nazionale ha proseguito lassessore , non solo: ora le istituzioni che per legge si devono occupare della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti hanno tutti gli strumenti per lavorare. Noi abbiamo fatto i compiti e li abbiamo fatti bene. La novità positiva che ha introdotto il sindaco Gualtieri è che Roma, dopo anni di nulla assoluto, si prende le sue responsabilità: nei prossimi giorni lamministrazione comunale presenterà un piano completo nel quale indicherà tutti gli impianti necessari per chiudere il ciclo dei rifiuti nel proprio territorio.
Il primo a intervenire nel dibattito che si aperto dopo la relazione di Valeriani è stato Giuseppe Simeone (FI), secondo il quale la relazione di Valeriani dipinge una Regione virtuosa, di cosa si lamenta l’opposizione? La realtà, invece, è che in dieci anni Zingaretti non ha fatto nulla per superare l’emergenza. Siamo nella stessa situazione in cui eravamo quando il centrosinistra ha cominciato a governare la Regione. Cosa facciamo in attesa dellapertura del termovalorizzatore di Roma? Nel Lazio resta soltanto una discarica aperta, continuiamo a portare i rifiuti in giro per lEuropa?.
Opinioni opposte rispetto a quelle esposte da Marco Cacciatore (gruppo misto): Il Piano rifiuti ha spiegato il presidente della decima commissione privilegia il recupero e il riciclo, incenerimento e discarica possono riguardare solo il 10 per cento del totale rifiuti, lo dicono le norme europee. La Regione ha tutti gli strumenti normativi necessari per superare lemergenza, ora pancia a terra per ridurre i rifiuti, realizzare impianti pubblici e diffusi sul territorio.
Per Massimiliano Maselli (FdI) il nodo centrale resta un Piano rifiuti totalmente inadeguato. Quello fatto dalla Giunta Polverini prevedeva quattro termovalorizzatori nel Lazio, il vostro soltanto uno. Bisogna riportare il piano rifiuti in Consiglio e adeguarlo alla realtà, programmando gli impianti necessari alla Regione. Non possiamo spendere quasi 200 milioni di euro annui per trasportare i rifiuti di Roma fuori dalla Regione.
In nove anni di governo della Regione ha accusato Davide Barillari (gruppo misto) non siete stati in grado di andare oltre lemergenza. Parlate ancora di termovalorizzatori, impianti che provocano tumori: altro che andare orgogliosi del lavoro fatto, lassessore Valeriani dovrebbe vergognarsi.
Forti critiche alla Giunta sono state espresse anche da Pasquale Ciacciarelli e Daniele Giannini della Lega, il quale ha citato anche il caso della discarica di Magliano e le proteste dei residenti per attaccare le scelte della maggioranza in tema di rifiuti. Specchietti per le allodole e fumo negli occhi dei cittadini ha aggiunto Giannini queste sono le manovre che state facendo sui rifiuti.
Secondo Fabrizio Ghera (FdI), si è assistito a un continuo rimpallo di responsabilità tra Regione e Comune di Roma Capitale, che ha causato il disastro che vediamo ogni giorno. Per Ghera, la soluzione non può essere un impianto obsoleto e vetusto come linceneritore, esistono invece tecnologie moderne e meno inquinanti. Una minaccia per lambiente del nostro territorio, così antropizzato e urbanizzato.
Laura Cartaginese (Lega) ha parlato di imbarazzo a parlare ancora di rifiuti dopo tanti anni, ricordando alla Giunta che in quasi 10 anni di governo non siete stati allaltezza di prendere decisioni e di assumervi le vostre responsabilità.
Nella sua replica, lassessore Massimiliano Valeriani ha ricordato lerrore storico di chiudere limpianto di Malagrotta senza rendere autonoma la Capitale dal punto di vista dellimpiantistica, aggiungendo però che a Roma gli ultimi impianti sono stati fatti dai sindaci di centrosinistra, da Rutelli in poi. Valeriani ha poi precisato che ogni volta che qualcuno vuole realizzare impianti pubblici, la discussione si sposta sulle tecnologie. Lassessore ha aggiunto che con la legge sugli Egato è stato riempito un vuoto normativo, ora tocca agli enti locali fare la loro parte. Si devono fare gli impianti che servono e ognuno se li deve fare a casa sua. Chi non lo fa verrà diffidato, come abbiamo già fatto, e chi continuerà a farlo verrà commissariato.
Subito dopo la replica di Valeriani, l’Aula ha esaminato una trentina di ordini del giorno collegati alla legge regionale sugli Egato, approvandone 23 (12 presentati da Fratelli d’Italia, 8 da Forza Italia, due dal Movimento 5 stelle e uno dalla maggioranza). A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio