Nuova protesta a Torino contro la didattica a distanza. In piazza Castello, davanti al Palazzo della Regione, questa mattina con Anita, Lisa e Maia – studentesse simbolo della lotta per tornare in classe – c’erano anche una cinquantina di studenti delle superiori.
“Abbiamo ricevuto gennaio come data del ritorno in aula, ma le garanzie per la sua sicurezza sono ancora vaghe e paiono insufficienti se non accompagnate da precise priorità politiche rivolte alla scuola e non agli interessi economico-politici consolidati”, spiega Dario Pio Muccilli, 18 anni, portavoce degli studenti autorganizzati, che chiedono di essere ascoltati in Consiglio Regionale.
“Chiediamo che la politica ci dia delle sincere certezze sul rientro e sulla sua primaria importanza nell’agenda dei prossimi mesi. Che la Regione si impegni ad audire noi studenti nel Consiglio Regionale, come già richiesto, poiché non saranno i professori a decidere del nostro futuro, ma i politici eletti che noi vogliamo interrogare. Che il futuro, presente nella scuola, sia la loro priorità, come la nostra”, conclude Muccilli.