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Scoperta loggia massonica a Castelvetrano: 27 arrestati tra cui l’ex presidente del parlamento siciliano

“Cerchio magico” di politici e professionisti in grado di gestire fondi pubblici e spiare il lavoro di magistrati

 

 

Incredibile scoperta a Castelvetrano, nel trapanese, dove la Commissione Nazionale Antimafia ha portato alla luce una potente loggia massonica formata da politici e professionisti, in grado di gestire fondi pubblici fino ad arrivare a controllare il lavoro di magistrati. I Carabinieri, coordinati dalla Procura, hanno eseguito 27 arresti per reati contro la Pubblica Amministrazione, contro l’amministrazione della Giustizia nonché associazione a delinquere segreta. Per loro è stata disposta la custodia in carcere, gli arresti domiciliari e misure interdittive, inoltre nell’indagine vi sono altre 10 persone raggiunte da avvisi di garanzia e ordine di perquisizione, persino tre avvocati del foro di Marsala. Oltre che di partecipazione ad associazione segreta, sono stati contestati anche i reati di corruzione, concussione, falso, peculato, truffa, traffico di influenze illecite, rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento, abuso d’ufficio.

Nomi illustri tra gli arrestati, come l’ex presidente del Parlamento regionale Francesco Cascio, l’ex sindaco Felice Errante, il suo vice Vincenzo Chiofalo, Luciano Perricone candidato a sindaco a Castelvetrano, l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, quest’ultimo, che fu anche componente della Commissione antimafia regionale, sarebbe stato additato come il maestro supremo della loggia. Un avviso di garanzia per abuso d’ufficio ha raggiunto invece l’attuale assessore regionale all’Istruzione ed ex rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla.

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