“Mi domando come sia possibile che un telefonino venga rubato durante il controllo al metal detector di un aeroporto, che dovrebbe essere un luogo sicuro”.
E’ il commento di Marco Di Simone per quanto accaduto al figlio venerdì scorso allo scalo di Torino-Caselle, prima di imbarcarsi per il volo delle 18.20 per Catania.
“Aveva messo – racconta Di Simone, che aveva accompagnato il familiare all’aeroporto – il trolley, lo zaino e l’I-Phone negli appositi contenitori, sul nastro, per i controlli di routine, prima di passare anche lui a quello personale. Però è dovuto tornare indietro perché doveva togliersi un braccialetto”. Un volta superato il metal detector si è accorto che fra gli oggetti mancava il telefonino.
“Con il mio cellulare – racconta ancora Di Simone – siamo riusciti a individuare la posizione di quello di mio figlio: era in prossimità dei Gate. Però, non potendo accedere in area passeggeri, non abbiamo potuto fare nulla se non rassegnarci. E dopo 15 minuti il cellulare è stato spento”.
Il furto è stato denunciato alla polizia, che ora sta visionando i filmati. “Non c’era un traffico di persone tale – osserva ancora Di Simone – da giustificare una simile mancanza e svista da parte del personale addetto alla sorveglianza”. “Non è certo così – è la conclusione – che si tutela la sicurezza dei passeggeri”.