Non ce l’ha fatta Virginika Simion, la donna estratta in condizioni gravissime da sotto le macerie della palazzina crollata in seguito ad una esplosione avvenuta a Marino lo scorso 4 di maggio. Cinquantatre anni nata in Romania, la donna è morta all’ospedale Sant’Eugenio in seguito alle gravi ustioni riportate nel crollo di una palazzina in via Gian Giacomo Carissimi. La forte esplosione, dovuta allo scoppio di una bombola del gas, avvenne intorno alle 20:00 del 4 maggio. Una forte deflagrazione, avvertita da tutti gli abitati del Comune dei Castelli Romani. Arrivati sul posto i vigili del fuoco ed i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo si trovarono davanti una scena quasi apocalittica. Sotto le macerie tre donne, Virginika Simion, poi deceduta dopo quattro giorni al Sant’Eugenio, ed altre due persone: una mamma di 31 anni e sua figlia di 4 anni, lievemente ferite e poi trasferite all’ospedale di Frascati. Sul caso stanno intanto terminando gli accertamenti i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo. Resta da comprendere con certezza se l’esplosione sia stata causata dal malfunzionamento di una bombola Gpl presente nell’appartamento della 53enne poi deceduta, o se la fuga sia stata determinata volontariamente mediante la bombola, trovata aperta.