Si è svolto questa mattina a Palazzo Tursi il primo Tavolo del lavoro, istituito su impulso del Sindaco Marco Bucci, da apposita delibera di giunta proposta dell’assessore al Lavoro e allo Sviluppo economico Mario Mascia. Al tavolo, oltre all’assessore Mascia e al consigliere delegato ai Nuovi insediamenti aziendali Davide Falteri, hanno partecipato per la prima volta anche i cappellani del lavoro della Diocesi genovese insieme ai rappresentanti di: Camera di Commercio, Autorità di sistema portuale, Confindustria, Coldiretti, Confartigianato, Confcooperative, Commissione regionale ABI, Cna e Confesercenti, Ascom Confcommercio, Confapi In-dustria, Assagenti, Spediporto, Ance, Città metropolitana, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
«Ci siamo già fissati degli obiettivi operativi per le prossime riunioni che si terranno l’ultimo venerdì di ogni mese – spiega l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Mario Mascia – in particolare, tenendo conto di quanto emerso questa mattina, vogliamo arrivare a mettere in condivisione tutte le banche dati disponibili tra associazioni e sindacati e, in collaborazione con il nostro ufficio Statistica, arrivare a un’analisi completa dei bisogni occupazionali sul territorio onde profilare e preparare sin dalla scuola l’orientamento e la formazione delle professionalità richieste. La fotografia sarà il primo step per una programmazione a medio termine degli interventi che dovranno articolar-si sull’orientamento al lavoro, il matching tra offerta formativa e mondo delle imprese. Un grande lavoro dovrà essere fatto anche sulla comunicazione all’esterno che vogliamo, nell’ottica dell’attrattività del nostro territorio, anche estendere all’estero, con l’uso dell’inglese, per dare un respiro internazionale alle nostre azioni». Tra gli aspetti che sono emersi durante il primo confronto dei rappresentanti al tavolo, la necessità di fare conoscere le professioni ai giovani, la formazione e l’aggiornamento professionale, la difficoltà di reperimento di maestranze in comparti come l’edilizia.
«Oggi rileviamo la difficoltà di reperimento di competenze, dai saldatori agli autotrasporta-tori – dichiara il consigliere delegato Falteri – questo ha una ricaduta negativa sulla capacità di crescita delle aziende. Abbiamo tutti gli strumenti per intervenire ma occorre arrivare a un progetto comune di intervento. Sull’attrattività del nostro territorio abbiamo carte importanti da giocarci a partire dalla catena logistico-portuale che può essere sviluppata sugli asset della digitalizzazione e del marketing per aumentare l’appeal delle zone retro-portuali ma non solo, anche il centro storico». Negli intervalli tra le prossime riunioni su iniziativa dei partecipanti saranno autonomamente costituiti dei gruppi di lavoro tematici.