ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Riattivare il climatizzatore in vista dell’estate: ecco come fare

Il climatizzatore, si sa, è un dispositivo tecnologico molto particolare: a differenza della grande maggioranza degli elettrodomestici, infatti, va “in letargo”, restando inutilizzato per lunghi mesi tra un’estate e l’altra.

Questa caratteristica, unitamente alla sua grande importanza per il comfort e per la salubrità degli ambienti, rende necessaria una manutenzione specifica nel momento in cui si riprende ad adoperarlo in vista della bella stagione; che cosa c’è, dunque, da sapere a riguardo? Quali sono le principali operazioni da compiere in questa fase? In quest’articolo lo andremo a scoprire.

La procedura di riattivazione stagionale va effettuata in tutti i casi

Bisogna anzitutto premettere che la procedura di riattivazione di un condizionatore deve essere effettuata ogni anno, a prescindere da quali siano le caratteristiche del modello.

Non conta che il condizionatore sia di una casa produttrice poco conosciuta o di un brand rinomato, non conta che si sia speso tanto per assicurarsi un modello appena lanciato sul mercato o che si sia colto un affare, magari anche online, facendo riferimento alle offerte speciali di climatizzatori come Emmebistore: la manutenzione è necessaria in tutti i casi.

È bene precisare che quando si parla di climatizzatori, ovviamente, si fa riferimento a quei dispositivi che effettuano esclusivamente un raffrescamento degli ambienti interni: quelli utilizzati sia per il raffrescamento che per il riscaldamento, invece, sono adoperati costantemente nel corso dell’anno e richiedono perciò una manutenzione costante, non legata esclusivamente all’avvento dell’estate.

Prima di iniziare a scoprire i principali step da compiere per effettuare in maniera ottimale la riattivazione stagionale, va detto che le operazioni sono piuttosto tecniche, di conseguenza è decisamente preferibile affidarle a dei professionisti, anche in considerazione del fatto che i professionisti possono fornire degli elementi di ricarica o di ricambio, laddove necessari.

Iniziare con una pulizia generale delle unità

Dopo il lungo periodo di inutilizzo, il condizionatore deve anzitutto essere pulito: dopo così lunghi mesi, infatti, capita spesso che al suo interno si depositi dello sporco anche piuttosto grossolano.

Questi detriti possono ostruire il condizionatore in diversi punti, in particolar modo in corrispondenza delle ventole, delle bocchette e delle bobine, e ciò può incidere negativamente sull’efficienza e può, in alcuni casi, favorire l’insorgere di guasti, anche piuttosto importanti.

Questo tipo di pulizia deve essere effettuata tanto nell’unità interna quanto in quella esterna, adoperando strumenti di uso comune come degli stracci bagnati, oppure delle spazzole; sanno essere efficacissimi, in tale ottica, anche i sistemi a getto d’aria, come quelli utilizzati per il lavaggio degli interni delle auto.

Verificare che il gas refrigerante sia presente nelle giuste quantità

Il gas refrigerante è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento di un condizionatore, di conseguenza, quando il dispositivo viene riattivato, è fondamentale accertarsi che i relativi livelli siano sufficienti e non si siano abbassati: in tal caso, infatti, l’efficienza potrebbe ridursi e potrebbero svilupparsi anche dei malfunzionamenti.

Laddove necessario, dunque, è necessario che il tecnico che cura la manutenzione effettui una ricarica.

Pulire accuratamente i filtri

Un’altra operazione di indiscussa importanza nella riattivazione estiva del climatizzatore è la pulizia dei filtri.

La funzione dei filtri è quella di trattenere tutte le impurità dell’aria, tuttavia se i filtri sono eccessivamente sporchi vi è il concreto rischio che non riescano ad operare correttamente, senza trascurare il fatto che possono divenire mezzo di diffusione di funghi e virus negli ambienti interni.

Un’accurata pulizia dei filtri, dunque, è un’operazione imprescindibile, anche nell’ottica della salubrità degli ambienti, di conseguenza sarebbe bene effettuarla anche più di una volta all’anno.

Effettuare un’ispezione generale e accertarsi del corretto funzionamento

Oltre alle operazioni descritte, è utile che il dispositivo venga ispezionato nella sua interezza, sia visivamente che testandone il funzionamento.

È bene verificare che tutti i cavi siano in condizioni ottimali, e se così non fosse è indispensabile provvedere tempestivamente alla loro riparazione o alla loro sostituzione, va verificato anche il corretto funzionamento del telecomando (è frequente che, dopo i mesi di inutilizzo, le relative batterie siano scariche e vadano sostituite) e che il termostato sia regolato su una temperatura idonea.

Facebook