La Giunta regionale ha approvato una delibera che stanzia 4,2 milioni di euro per il recupero architettonico e il restauro di alcune opere di edilizia di culto. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del “POC BASILICATA 2014-2020 – Asse 5 – Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse”, rientra nell’ambito delle attività del “Tavolo negoziale tra la Regione Basilicata e le Diocesi e Arcidiocesi della Basilicata”, e si aggiunge ai 9,3 milioni di euro stanziati in precedenza per la tutela e il recupero di alcuni beni ecclesiastici per i quali sono già in atto diversi interventi.
I nuovi progetti di restauro, finanziati con fondi disimpegnati nell’ambito del POC Basilicata 2014/2020, riguardano in particolare il campanile della Cattedrale di Melfi, l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Tricarico, un intervento nel complesso parrocchiale di Scanzano Jonico, il restauro conservativo della Chiesa Madre di Carbone, la manutenzione straordinaria delle strutture di accoglienza nel villaggio Tabor di Acerenza e la copertura del Convento di Sant’Antonio da Padova a Tito.
“Confermando l’attenzione del governo regionale per la tutela del patrimonio storico architettonico delle diocesi lucane, che rappresenta la storia millenaria delle nostre comunità – ha affermato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – abbiamo inteso utilizzare la riprogrammazione dei fondi comunitari per offrire un ulteriore contributo alla valorizzazione di questo patrimonio che le Diocesi e le Arcidiocesi lucane gestiscono con attenzione e con grandi sacrifici e la cui fruizione rappresenta un valore anche al fine di incentivare il turismo religioso nella nostra regione”.
“Incentivare la fruizione, per fini religiosi ma anche con ricadute turistiche, del patrimonio storico e architettonico gestito dalle Diocesi della Basilicata – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Basilicata Michele Casino – è un obiettivo importante della programmazione regionale. In questo senso, occorre incentivare gli sforzi, come la Giunta sta facendo, per garantire una manutenzione costante degli edifici di culto, che sono punti di riferimento delle nostre comunità e rappresentano la storia dei nostri territori”.