L’ex Cas di Bivigliano nel Comune di Vaglia ospiterà le persone e i nuclei familiari provenienti dalle strutture di accoglienza, che sono in carico ai Servizi sociali del Comune di Firenze e della Città metropolitana e che sono o posti in isolamento volontario in via precauzionale e cautelativa o sono stati posti in regime di quarantena dall’Asl competente.
Nella struttura di Bivigliano queste persone potranno trascorre i giorni dell’solamento volontario in un luogo sicuro e adeguato, con un presidio 24 ore su 24 di un operatore sociale.
La struttura, dotata di 17 camere con bagno, è uscita dal circuito delle accoglienze per migranti gestite dalla prefettura ed è stata destinata a questa nuova funzione.
La Direzione dei Servizi sociali del Comune di Firenze coordinerà la struttura.
“La priorità in questo momento è contenere il contagio – afferma l’assessore a Sanità e Accoglienza Andrea Vannucci – attraverso la predisposizione di strutture che permettano di isolare i malati di Coronavirus. Nella nostra città abbiamo tante persone che vivono nelle comunità dell’accoglienza ed era necessario mettere a disposizione una struttura dove gli ospiti, al bisogno, possano trascorrere l’solamento volontario e la quarantena se necessario”.
“Da qui la decisone di predisporre un servizio come quello realizzato a Bivigliano – spiega l’assessore – aperto alle esigenze di tutto il territorio metropolitano. La salute pubblica non conosce i confini comunali ed è necessario che il Comune di Firenze si metta a disposizione in situazioni d’emergenza come questa”.
“Nell’emergenza Coronavirus, è ancor più importante tutelare le persone fragili, che vivono situazioni di marginalità di vario genere, a partire dall’assenza di una dimora – fa presente il consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Promozione sociale Nicola Armentano -. Vuol dire prendersi cura della loro salute e della salute di tutti, perché garantire l’isolamento dei potenziali malati è fondamentale per contenere il contagio. L’individuazione di questa struttura, che sarà sorvegliata 24 ore su 24, va in questa direzione e risponde a una necessità urgente e fondamentale, mettere in sicurezza persone fragili, e quindi più esposte, e nello stesso tempo evitare la diffusione del virus, per preservare la salute pubblica e il nostro sistema sanitario, già in sofferenza in questo periodo complesso”.