La rapina a mano armata perpetrata ai danni del Conad di via Fanfara, ancora una volta in pieno giorno, torna a portare all’attenzione dell’opinione pubblica i reati commessi ai danni delle attività commerciali di Sezze, che in questo ultimo periodo hanno avuto un’improvvisa accelerata. Dall’inizio del 2019, infatti, sono stati sei i furti, commessi soprattutto nelle ore notturne, e due le rapine a mano armata, entrambe messe a segno nei punti Conad della città, quello di lunedì in via Fanfara e quello dello scorso 23 gennaio nell’attività di piazzale delle Regioni a Sezze scalo.
Lo stesso Conad di via Fanfara, dieci mesi fa, era stato teatro di un’altra rapina, commessa in questo caso da due individui, che poi avevano lasciato tracce che facevano ipotizzare una loro fuga, probabilmente in macchina, su via Ninfina.
Anche sui furti il 2019 è stato finora nefasto, con il tentato furto all’Eurospin sulla 156 dei Monti Lepini, quello messo a segno in una foto-ottica di viale dei Cappuccini, fruttato 130mila euro, quello in un bar e nella attigua pizzeria, con l’autore fermato in flagranza di reato, due nei confronti di distributori a Sezze scalo e gli ultimi due, in ordine di tempo, messi a segno a distanza di 3 giorni nei confronti di Acqua&Sapone a piazzale delle Regioni e di una tabaccheria cento metri distante dal primo furto, in via Calabria.
Se in passato erano quelli di Sezze scalo a essere maggiormente esposti, per diverse cause tra le quali la possibilità per i malviventi di dileguarsi in fretta, ora anche Sezze centro trema rispetto al rischio di questi episodi.
La dinamica della rapina a mano armata di lunedì scorso, con il ladro che dopo il crimine è fuggito a piedi passando all’interno del centro storicodi fronte a decine di residenti che non avevano capito di cosa si trattasse e perché l’uomo era mascherato, lascia ancora più perplessi. Non si può comunque non sottolineare l’impegno fattivo delle forze dell’ordine e in particolare dei carabinieri, che dalla locale caserma stanno indagando sull’ultima rapina, per garantire sicurezza in zona e per rintracciare come già accaduto in diverse occasioni i responsabili delle azioni delittuose.