Un mosaico colorato grazie ai lavori realizzati dalle volontarie impegnate nella rete solidale. Presenti le assessore Giuliani e Funaro
Migliaia di coperte in maglia e uncinetto hanno coperto stamani piazza Santa Croce per dire no alla violenza sulle donne. In piazza, per l’iniziativa ‘Viva Vittoria’, c’erano anche le assessore Maria Federica Giuliani e Sara Funaro
L’evento nasce dalla volontà di Ailo (The American-International League of Florence Odv) con l’associazione di volontariato Viva Vittoria Odv di Brescia, ideatrice e promotrice del progetto nato nel 2015 e approdato su una trentina di piazze in Italia e all’estero.
“Una installazione che arriva dritta al cuore e mette in evidenza la forza e la resilienza delle donne – ha sottolineato l’assessora alla cultura della memoria e della legalità Maria Federica Giuiani – un’iniziativa partita un anno fa, promossa con entusiasmo, tenacia e determinazione che hanno saputo creare una rete solidale a cui hanno aderito scuole, associazioni, istituzioni, donne e uomini uniti per dire basta alla violenza sulle donne. Il progetto ha esercitato un richiamo trasversale e coinvolto persone di ogni estrazione sociale, provenienza culturale, religiosa e politica. L’idea, grazie a Viva Vittoria e a Bergljot Leifsdottir Mensuali, di realizzare queste coperte in maniera corale e condivisa tra le persone più diverse rappresenta il modo con cui la nostra comunità intende dire no alla violenza contro le donne”.
“Un’iniziativa che ha un pregio enorme: fa rete e mette insieme tante realtà del nostro territorio – ha dichiarato l’assessora al welfare Sara Funaro – Ringrazio anzitutto le nostre amiche di Ailo, che su questo si sono impegnate in prima linea per dare voce, supporto e visibilità alle nostre realtà”. “E ringrazio la Fondazione Conad – ha aggiunto – che ha sempre avuto un’attenzione forte per tutte le realtà sociali del territorio. Abbiamo una piazza bellissima che farà cassa di risonanza nella nostra città, nel resto d’Italia e non solo. E’ stato un lungo lavoro di tessitura e cucitura che lancia due messaggi importanti: i mille colori delle coperte sono le mille differenze dei nostri cittadini, che devono essere valorizzate al massimo. Il cucire insieme, invece, è la metafora dello stare insieme, all’interno di una comunità. Tutti insieme si possono ottenere risultati molto più importanti”.
Le coperte sono cucite con quadrati 50x50cm, arrivati da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Alla loro realizzazione hanno partecipato centinaia di persone, donne ed uomini, con un’età compresa tra i 6 e i 102 anni. Ma anche scuole, centri anziani, misericordie, associazioni sportive, comunità religiose e tanti singoli individui. Sono fatti con il cuore per aiutare le donne vittime di violenza. C’è chi ha preso per la prima volta in mano i ferri o gli uncinetti spinto dal forte desiderio di partecipare. C’è chi ha fatto un quadrato e chi ne ha fatti centinaia.