Genova – Silvia Salis, la candidata del centrosinistra alla carica di sindaco di Genova, ha espresso dubbi sul futuro del progetto autostradale Gronda di Genova, citando una grave mancanza di finanziamenti. Parlando dopo un incontro con il Movimento 5 Stelle (M5S), un fermo oppositore del progetto, Salis ha affermato che l’assenza di un piano finanziario chiaro rende improduttiva l’ulteriore discussione sulla Gronda.
Questa posizione segna un cambiamento rispetto alle posizioni precedenti. Mentre l’ex sindaco Marco Doria aveva messo in discussione la necessità del progetto nel 2016, e l’attuale viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi lo aveva un tempo ritenuto una bassa priorità, il panorama politico è cambiato. Il centro-sinistra, ora unito, sembra sfruttare la situazione di stallo dei principali progetti infrastrutturali sostenuti dai loro rivali, tra cui lo Skymetro e, soprattutto, la Gronda.
Nonostante i lavori preparatori iniziali, la Gronda manca di un progetto esecutivo finalizzato e di un sostegno finanziario sicuro. La posizione di Salis rispecchia quella di Andrea Orlando, che in precedenza aveva evidenziato i costi crescenti del progetto (stimati a 12 miliardi di euro con solo 3 miliardi di euro garantiti) e la necessità di negoziazioni con l’UE per colmare il divario di finanziamento.
Il M5S ha a lungo sostenuto un’alternativa, “Genovina”, una versione ridimensionata incentrata sul raddoppio dell’autostrada A7 con progetti aggiuntivi come il tunnel sub-portuale e le estensioni della strada Guido Rossa. I sostenitori hanno affermato che sarebbe stato più economico (3,2 miliardi di euro, stima del 2019) e più efficiente rispetto al piano originale della Gronda.
Durante il governo Conte, è emersa una strategia per dare la priorità all’espansione della A7 rinviando al contempo una decisione sulla sezione più controversa Vesima-Bolzaneto. Tuttavia, questo approccio non è mai stato esplicitamente dichiarato. La confusione è aumentata durante le elezioni del 2020, quando sono emerse opinioni divergenti sulla versione “leggera” della Gronda.
Nel dicembre 2022, tutte le parti interessate hanno firmato un accordo impegnandosi a realizzare la Gronda. Questo è stato visto come una mossa per prevenire ulteriori opposizioni e accelerare il progetto. Nonostante le promesse di un progetto esecutivo finalizzato entro la metà del 2024, il futuro della Gronda rimane incerto.