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Problemi di dipendenza da gioco d’azzardo? Ci pensa un’intelligenza artificiale!

Se ci diamo un bello sguardo attorno non sarà affatto difficile notare come, soprattutto al giorno d’oggi, siamo letteralmente “circondati” da robot. E con questo non intendiamo androidi in grado di sostituirsi agli essere umani come quelli tratti dai migliori film di fantascienza, ma bensì da degli efficientissimi aiutanti.

 

Ci sono dunque sia i robot per pulire che per cucinare, altri sono già impiegati nel mondo del lavoro, ma è soprattutto online che queste intelligenze artificiali operano in modo più grande.

 

Basti pensare ai vari chat bot che aiutano quando si naviga su un sito, agli assistenti virtuali come Alexa e così via. Non dimentichiamo poi che, per facilitarci ancora di più la vita, ci sono anche le case domotiche dove basta premere qualche tasto per accendere le luci dei vari piani e non solo! Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche quindi non sembra più di essere finiti in una puntata dei Jetson’s, ma bensì in una realtà più smart e comoda.

 

La cosa più straordinaria è che tali robot, incluse le intelligenze artificiali, basano il loro operato sulle cosiddette leggi di Asimov. Una di queste, in particolare, recitava così “un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno”.

 

Infatti, se c’è una cosa alla quale l’essere umano non è ancora del tutto estraneo, sono le dipendenze. Ed in un tempo in cui, grazie ad un paio di click o di tap sullo schermo, è possibile essere sempre connessi comunicando con il mondo, acquistando azioni, tentare la fortuna ai casino con bonus senza deposito e così via è davvero facile finire preda della dipendenza.

 

In particolar modo, con l’esplosione dei casinò online, sempre più utenti hanno potuto constatare come sia più facile giocare ad ogni ora, ma anche come basti davvero un nonnulla per finirci subito dipendente. Quindi, oltre alle associazioni, ai numeri verdi ed ai servizi appositi, nella guerra contro la dipendenza da gioco d’azzardo scende in campo anche la tecnologia.

 

L’azienda Mindway AI ha infatti messo in gioco la sua intelligenza artificiale, attualmente in fase più che avanzata di testing, che è in grado di individuare se un utente stia mostrando i primi segni di ludopatia. Ma in che maniera esattamente?

 

Questa intelligenza artificiale va dunque ad analizzare, tramite un sistema di complicati algoritmi, ben 14 fattori che si riveleranno dei cardini per capire se un utente sta diventando o meno dipendente dal gioco d’azzardo.

 

Oltre a monitorare le ore passate davanti allo schermo ed i movimenti bancari, questa IA rileva anche quante volte ci si è connessi al giorno, il cambiamento delle abitudini online, il numero di bonifici cancellati e così via.

 

Dopo aver raccolto questi dati si assegna loro un punteggio che va da 0 a 100 e poi, grazie ad un sistema a semaforo, si va a rilevare se l’utente soffre di ludopatia o meno. Con il rosso è già dipendente, con il giallo c’è ancora qualche possibilità di recupero mentre con il verde è tutto a posto.

 

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