Struttura all’avanguardia a livello nazionale, il Craf salverà dai danni del tempo più di 500mila immagini.
“L’investimento per il sofisticato deposito climatizzato del Centro di ricerca e archiviazione della fotografia (Craf) di Spilimbergo, in grado di salvare dall’erosione del tempo oltre 500mila immagini, fa il paio con quello disposto dalla Regione per le pellicole della Cineteca del Friuli: con la prossima inaugurazione a palazzo Tadea concluderemo dunque un percorso che permetterà, come è dovere delle istituzioni, di consegnare alle generazioni future un patrimonio storico, culturale e artistico di inestimabile valore e di aprire la stagione dell’impegno della sua valorizzazione dinamica che si perfezionerà nel Museo etnografico di storia sociale (Mes) in cui Craf e Cineteca avranno ruolo centrale”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, alla presentazione del nuovo spazio allestito a palazzo Tadea e destinato alla conservazione a lungo termine di dagherrotipi, albumine, cartes de visite, diapositive e negativi su lastra e pellicola, positivi, preziosi epistolari e documenti e della costituzione del Fotografario 2019, primo nucleo di una collezione permanente dedicata alla fotografia del Friuli Venezia Giulia.
L’inaugurazione del nuovo deposito e dell’esposizione delle oltre 70 immagini che compongono il Fotografario regionale si svolgerà sabato 14 dicembre. Per il Craf la Regione prevede un contributo ordinario di 240mila euro all’anno, ai quali sono stati aggiunti un finanziamento straordinario di 100mila euro per la realizzazione del deposito climatizzato e ulteriori 150mila euro per l’acquisizione e la digitalizzazione di fondi fotografici. Struttura all’avanguardia a livello nazionale, il deposito è dotato di un condizionatore di precisione di ultima generazione e ad alta efficienza energetica che mantiene al suo interno una temperatura costante di 18 gradi, mentre l’umidità relativa non supera il 45 per cento. La costante misurazione dei parametri termoigrometrici avviene con rilevatori mobili con datalogger, controllati periodicamente dal personale responsabile per la conservazione. L’archivio che vi verrà custodito ha preso forma nel 1987, anno di nascita del Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia a Spilimbergo, dove è stato fondato nel 1955 il Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia.