L’Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna comunica che l’Assessore Luciano Caveri ha preso parte oggi, venerdì 10 novembre, a un incontro presso l’Università della Valle d’Aosta con il dott. Lauro Panella, dirigente presso il Servizio Ricerca del Parlamento europeo, curatore dello studio sui costi della non-Europa, pubblicato dallo stesso Parlamento lo scorso febbraio.
L’evento, organizzato congiuntamente dall’Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles, l’Università della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Europe Direct Vallée d’Aoste, è stata l’occasione per un confronto con gli studenti valdostani sull’attualità europea e sulle sfide economiche, giuridiche e sociali cui sono raffrontati l’UE e i suoi territori.
Nella sua disanima, Lauro Panella, già economista della Commissione europea e consigliere economico di Commissari europei e Presidenti del Parlamento UE, ha dimostrato come attraverso un’ulteriore integrazione in molti settori, dall’energia al digitale, dalla sanità alla difesa, l’economia europea potrebbe crescere di ulteriori 2.800 miliardi di euro nei prossimi 10 anni.
“Nelle scorse ore – afferma l’Assessore Caveri – si è ricordato un anniversario marcante la storia europea: 34 anni fa cadde il muro di Berlino. Un passaggio essenziale in vista del successivo allargamento dell’Unione europea ai Paesi dell’Est e del Centro Europa, prima prigionieri del comunismo sovietico. Un processo di progressivo inserimento nella casa comune che oggi vede in prospettiva l’arrivo di cinque Paesi balcanici, della Moldavia e della povera Ucraina e pure la Svizzera – nostra confinante – vede un nuovo movimento pro europeista. Lo stesso Regno Unito, tanto per essere chiari, si trova a fare una riflessione critica ormai maggioritaria sulla Brexit e i suoi esiti. Ecco perché ho voluto invitare ad Aosta una personalità della struttura amministrativa del Parlamento europeo, Lauro Panella, che guida il Servizio Ricerca del Parlamento europeo, per presentare all’Università della Valle d’Aosta uno studio molto interessante. Il titolo è suggestivo:
Accrescere il valore aggiunto europeo in un’epoca di sfide globali.”
“Il processo di integrazione europea – ha dichiarato il dott. Panella – ha fatto molti passi in avanti, importanti, come si è visto anche durante il COVID; restano tuttavia, anche senza modificare i trattati, spazi per ulteriori azioni comuni a livello UE, che porterebbero benefici all’economia europea superiori a quelli ottenibili da azioni analoghe fatte dai singoli Stati membri”.