Le analisi del dna confermerebbero che la paternità del bambino nato nell’autunno 2018 alla 35enne di Prato, accusata di atti sessuali con minore, andrebbe attribuita al 15enne che con la donna avrebbe avuto una relazione. E’ quanto sarebbe emerso stasera. “Non possiamo dire niente: l’interrogatorio è stato secretato”, hanno detto all’uscita dalla procura di Prato, gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, difensori della 35enne. La donna è stata sentita, su sua richiesta, dai pm titolari dell’inchiesta per quasi tre ore.