Il portavoce nazionale di Potere al Popolo ha spiegato le ragioni per cui il partito non parteciperà alle elezioni europee, ma sosterrà France Insoumise.
Giorgio Cremaschi, portavoce nazionale di Potere al Popolo, ha rilasciato un’intervista in cui spiega che il partito non prenderà parte alle prossime elezioni europee del 26 maggio. Il movimento di sinistra radicale votato all’ambientalismo, laicismo, pacifismo e socialismo è parte del gruppo europeo Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, ma quest’anno non parteciperà alle elezioni. Perché? Disaccordo sui contenuti, che ha reso impossibili le trattative con altre forze di sinistra, tra cui DeMa di De Magistris. “Il tutto è saltato sui contenuti”, dichiara Cremaschi. E sottolinea che la problematicità era sulla sostanza, poiché Potere al Popolo aveva messo sul tavolo delle trattative quattro punti: “la rottura dei Trattati dell’Ue”, “la rottura con la Nato e riduzione delle spese militari”, “coerenza del comportamento con il Pd”, “rinnovamento delle liste”.
Se da De Magistris era arrivato un “ok di massima al primo punto”, “Diem 25 di Varoufakis si è addirittura alzato dal tavolo per la nostra solo presenza”, continua Cremaschi. Sinistra Italiana si è detta contraria a tutti e quattro i punti, mentre Rifondazione Comunista aveva posto delle condizioni, che Potere al Popolo non era disposto ad accettare. Sulla possibilità di partecipare da soli, il portavoce di PaP spiega che “siamo bloccati dallo sbarramento assurdo delle 180 mila firme in pochi giorni da raccogliere”. Alle europee, quindi, il movimento lascerà il posto ad altri e non darà indicazioni di voto, “ma sosterremo in Francia France Insoumise, con la quale abbiamo rapporti e condividiamo il patto di Lisbona fra forze radicalmente anti liberiste”. Si rifaranno alle amministrative di Livorno, Firenze, Cesena Aversa “ed in altri comuni medi e piccoli”.