Sta facendo il giro dei social la foto della presunta tessera del Movimento sociale italiano di Carlo Trerotola, candidato come presidente regionale con la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 24 marzo. La tessera é datata 1978 e porta la firma di Giorgio Almirante ma secondo molti si tratterebbe di un fotomontaggio.
Trerotola non ha fatto mancare la sua risposta, facendo intendere chiaramente si tratti di una bufala. “Certo che il Centrodestra è davvero in difficoltà se pensa di guadagnare punti ancora con la storia della mia presunta iscrizione all’MSI – scrive su Facebook – Non ho mai richiesto nessuna tessera a nessun partito, lo ribadisco con fermezza e in piena sincerità. Se fosse vera la foto che circola sul web su giornaletti filofascisti, devo pensare che potrebbe essere opera di qualche segretario un po’ furbetto che, come avviene a volte sia a destra che a sinistra, faceva tessere di partito a persone inconsapevoli. D’altronde – continua – se la tessera fosse mia, dovrei averla io! Per cui, se questa tessera esiste e non è frutto di un becero fotomontaggio preelettorale, visto che tanto vi siete affannati per cercarla, vi pregherei di restituirmela perché è un reperto storico, anche di qualche valore. E al vostro posto – conclude – mi preoccuperei di più dei volta gabbana che dal Centrosinistra sono candidati nelle vostre fila fasciste”.
Il candidato avrebbe anche fatto delle verifiche per testimoniare il fotomontaggio: “Anche se so che basta la mia parola e la fiducia che c’è tra noi – scrive ancora Trerotola – voglio proprio raccontarvi del tranello di bassa lega che ha provato a tendermi il centrodestra, con mezzucci inqualificabili.Ebbene, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, detentrice del fondo MSI – Destra Nazionale, contattata per smontare la bufala costruita male, mi ha inviato una tessera del 1978. Questa, come altre reperite online, riportano sempre l’anno di nascita del titolare, cosa che, in quella che dicono essere a mio nome, non è presente. Ora le cose sono due: o parliamo di un omonimo nato in chissà quale decennio del 1900 e pertanto palesemente non me – aggiunge – o nell’arte del taglia e cuci digitale si sono affidati a “professionisti” non attenti. Ecco, forse non sono riusciti neanche a reperire la mia data di nascita. Peccato – conclude – sul mio sito ho inserito sia il curriculum che il casellario giudiziale. Perché io rispetto le regole sempre, anche quelle etiche! Altri credo un po’ meno”.
Più volte Trerotola ha dovuto smentire la sua vicinanza alla destra, che ha serpeggiato per tutta la campagna elettorale fin dall’ufficializzazione del suo nome, essendo il padre Nicola fondatore del MSI in Basilicata e sindaco missino di Balvano e il fratello Ercole candidato per due volte come sindaco sempre a Balvano con il centrodestra. Quando la polemica sembrava si fosse placata, la notizia di una sua presunta dichiarazione in un incontro pubblico su Almirante come “unico riferimento politico”, anche questa smentita da Trerotola che non ha mai negato la sua conoscenza del leader del MSI ma sottolineando la sua estraneità: “Non é una scelta politica”, ha detto. In un altro video Trerotola si è anche dichiarato apertamente “antifascista”.