I bambini ricoverati nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Perugia hanno scritto una commovente lettera al Papa Francesco, mostrando affetto e sostegno al Santo Padre durante il suo momento di difficoltà.
Un Gestatto di Affetto e Solidarietà
La lettera, consegnata durante l’udienza papale a San Pietro, è stata un gesto di affetto spontaneo e sincero da parte dei piccoli pazienti, desiderosi di trasmettere coraggio e forza al Papa. Attraverso parole semplici ma toccanti, i bambini hanno espresso la loro comprensione e solidarietà per i momenti di sofferenza vissuti da Papa Francesco.
Un Atto di Generosità e Amore
La consegna della lettera è stata resa possibile grazie all’iniziativa dei dipendenti della Vivenda Spa, che gestiscono il servizio di pulizie presso l’ospedale umbro. Il gesto ha suscitato grande emozione e gratitudine tra il personale sanitario e la direzione dell’azienda ospedaliera di Perugia, dimostrando l’importanza dei legami umani e della solidarietà nelle situazioni di difficoltà.
Il Messaggio dei Bambini
Nella loro lettera, i piccoli pazienti non solo si sono preoccupati per la salute del Papa, ma hanno anche condiviso la loro esperienza nel reparto di oncoematologia pediatrica, descrivendo la “Scuola dei coniglietti bianchi” come un luogo di accoglienza e speranza. Infine, hanno chiesto una benedizione per le loro famiglie, i medici e tutti coloro che li sostengono durante il percorso di cura.
Un Legame Speciale
Il gesto dei dipendenti della Vivenda Spa e la risposta affettuosa dei bambini evidenziano il legame speciale che si crea tra il personale ospedaliero e i piccoli pazienti. Ogni giorno, attraverso il loro lavoro, cercano di contribuire al benessere dei bambini, offrendo loro un ambiente pulito e sicuro, oltre a un sostegno morale prezioso durante il difficile percorso di guarigione.
Conclusioni
La lettera dei piccoli pazienti di Perugia al Papa Francesco è un esempio commovente di compassione e solidarietà, che testimonia la forza dell’amore e della generosità anche nei momenti più difficili.