La guerra a Gaza ci ha mostrato come le fake news, la disinformazione corrono veloci, anche troppo. La disinformazione è sempre esistita, anche nel mondo analogico di prima: i regimi totalitari ne hanno fatto un elemento costitutivo, ma i pericoli descritti da Orwell nel famoso libro ‘1984’ oggi fanno sorridere. Il mondo del giornalismo oggi deve affrontare nuove sfide e nuovi rischi: l’intelligenza artificiale rischia di rendere ‘obsoleto’ il mestiere, un termine orribile, quello dell’obsolescenza, che si applica ai prodotti e oggi anche alle persone, ai mestieri, alle professioni”.
È quanto ha detto oggi il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, durante un videomessaggio di saluto al convegno sul futuro del giornalismo nell’era dell’intelligenza artificiale, organizzato a Matera per i trent’anni dell’Assostampa Basilicata.
“I pericoli per questa professione meritano certamente una risposta transnazionale- ha aggiunto Bardi. Il singolo paese da solo può poco. Riguardo a questo affascinante tema e sicuramente il sottosegretario Barachini saprà dare un contributo molto importante a conclusione del vostro dibattito, perché il governo ha già messo al centro della propria attenzione i rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale e del suo rapporto con il corretto modo di fare informazione. Per quanto di mia competenza- ha aggiunto Bardi – posso solo ricordare che è attualmente aperto il bando regionale sull’editoria, in applicazione di una legge voluta dalla mia giunta regionale e poi votata all’unanimità dal consiglio regionale. La Basilicata non aveva questa norma, e adesso ce l’ha. L’abbiamo condivisa con Assostampa e ordine dei giornalisti, in una logica di leale collaborazione. Si poteva fare meglio, soprattutto per quanto riguarda la dotazione finanziaria, ma sarà mia cura fare un incontro con tutti voi alla scadenza del bando, in modo da avere dei dati oggettivi di riferimento per capire dove e come migliorare la norma e il relativo bando”.