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Paura e rabbia commercianti Torino, speriamo riaprire

 

Attesa, poche certezze, paura di non farcela e tanta rabbia. E’ questo è il clima che si respira trai commercianti di Torino, in attesa di uno stop ormai sempre più vicino.
“Dovevano avvertirci prima, fare in modo che ci organizzassimo – sostiene Monica Labruco, proprietaria del negozio di abbigliamento ‘Philippe’ di via Mazzini – Invece nessuno ha mai fatto accenno a possibili chiusure e così abbiamo fatto arrivare la merce per riempire il negozio. Se lo avessimo saputo, avremmo organizzato una svendita. Siamo diventati l’ultima ruota del carro…”.
Nei dehors dei bar all’ora di pranzo non mancano clienti, segno che non tutti lavorano da casa. “Un ultimo panino e poi da domani si chiude”, dice un barista. “Non si capisce nulla – ammette un altro – prima dicono che c’è una chiusura totale, poi solo di alcuni. Perché chiudere noi e lasciare aperti i parrucchieri?”.
“Dal governo non c’è chiarezza – commenta il proprietario del negozio di abbigliamento maschile St.Andrew’s di via San Francesco d’Assisi – durante la prima ondata Covid è stata dura rialzarsi. Speriamo di avere più tutele questa volta”

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