Consulte per le persone con disabilità, enti del Terzo Settore, cooperative sociali, assessori municipali e delegati alle politiche sociosanitarie, ma anche dirigenti sanitari, mondo del volontariato, sindacati, operatori, associazioni e assistenti sociali hanno preso parte, nella sala della Protomoteca, a “Il Piano Sociale di Roma Capitale, una sfida comune” – Incontro di presentazione delle linee programmatiche e dei processi partecipativi.
Parte così il percorso che Roma Capitale con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute vuole portare avanti per costruire un Piano Sociale partecipato nelle proposte, innovativo nei suoi aspetti di co-programmazione e coprogettazione. Obiettivo: rispondere ad un crescente bisogno di intervento sociale a favore di singoli e famiglie, ma anche garantire livelli essenziali di assistenza.
Le linee programmatiche illustrate oggi saranno calate nella realtà dei vari territori. Nove le prime priorità individuate:
*potenziare le azioni di sistema e la rete dei servizi sociosanitari e degli interventi sociali;
*garantire i livelli essenziali delle prestazioni sociali;
* curare a domicilio per migliorare la qualità della vita e contrastare l’istituzionalizzazione;
*contrastare marginalità sociale, povertà estrema e nuove povertà;
* contrastare l’isolamento e la solitudine e promuovere una comunità solidale;
* rimettere al centro le nuove generazioni con servizi per minori, famiglie e neomaggiorenni;
*rafforzare il sistema di accoglienza e facilitare l’accesso ai servizi e partecipazione delle persone migranti e dei nuovi cittadini;
*pensare la città con e per i disabili;
*sviluppare nuove politiche interassessorili di interventi sociali.
“La grande sfida del Piano Sociale – ha affermato l’assessora Funari – è migliorare la vita di chi abita a Roma, soprattutto di chi è più fragile. La costruzione del piano è il momento in cui prende corpo il futuro del sistema di welfare della città, perché la sua scrittura ci permette di riflettere su quale città vogliamo costruire. Questo piano lo faremo insieme al terzo settore che è un pilastro essenziale del welfare della città e ha una grande esperienza di co-programmazione e coprogettazione da cui è già scaturito il nuovo regolamento per l’amministrazione condivisa, che a breve arriverà in Aula“.
“Costruiremo il Piano dal basso con momenti di ascolto molteplici e diffusi – ha continuato Funari – perché a decidere saranno i territori”.
“Vogliamo che il Piano Sociale non sia un atto burocratico scollegato dalla realtà – ha dichiarato il Sindaco Gualtieri – ma si delinei attraverso un processo partecipato che sviluppi la nostra impostazione: le parole chiave sono partecipazione, programmazione e prossimità per evitare il rischio di politiche sociali che siano riparatorie e mai tarate sui bisogni della popolazione, oppure residuali. È il momento di mettere a sistema le politiche che abbiamo avviato grazie al lavoro all’assessora Funari, e per farlo abbiamo bisogno di mettere insieme i 15 piani dei Municipi. In questo modo avremo una visione organica per dotarci di uno strumento di welfare realmente rispondente alle esigenze di una città grande e complessa come Roma”.
All’evento ha partecipato anche l’assessore ai Servizi Sociali della Regione Lazio Massimiliano Maselli.
A conclusione dell’incontro una dedica particolare dall’Assessora Funari ad Angelina Di Prinzio, storica e apprezzata dirigente del Dipartimento Politiche Sociali venuta a mancare all’affetto dei suoi cari nello scorso mese di ottobre. A lei Roma Capitale intitolerà il Piano Sociale.
RED