La giunta riunita questa mattina a Palazzo del Popolo ha approvato, su proposta dell’assessore all’Università Marco Battino, una delibera che concede il comodato gratuito all’Università Politecnica delle Marche per l’uso, da parte del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali (D3A), di aree di proprietà comunali per attività di ricerca previste dal PRIN (Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale) e finanziate del PNRR.
“Prosegue anche con questo atto della giunta comunale – afferma Battino – la collaborazione fattiva con l’Università, che in questo caso da un lato, con la messa a disposizione del terreno, fornisce al Dipartimento una condizione necessaria per lo svolgimento della ricerca e, dall’altro, comporta un indubbio interesse pubblico, e, quindi, un vantaggio per il territorio comunale in quanto il progetto prevede il recupero di suoli precedentemente asfaltati, che saranno riportati alle condizioni di fertilità necessarie per le coltivazioni. Per noi è importante anche perché si tratta di un modello replicabile e i risultati della ricerca forniranno le linee guida per futuri interventi di riqualificazione di aree analoghe”.
“Restituire alla società e al territorio il valore che l’Università crea è un obiettivo per noi fondamentale. Dobbiamo convertire le nostre azioni in valore condiviso – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – azioni orientate a rafforzare e migliorare le condizioni sociali, culturali ed economiche della nostra comunità. E il progetto degli orti urbani va proprio in questa direzione”.
Le due aree, che diventeranno orti urbani, si trovano, rispettivamente, nel parcheggio accanto all’ex Mattatoio di Vallemiano (superficie complessiva di 110 metri quadrati circa), e nell’area in disuso all’interno della Centrale del Latte di Torrette, di analoga estensione.
Il Progetto di ricerca, denominato “REstore Urban Sealed soil for alternative Ecosystem Service” (REUSES), è coordinato dalla dottoressa Valeria Cardelli.
“Il Dipartimento partecipa con entusiasmo in modo propositivo e attivo al progetto – afferma il Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, prof. Davide Neri – con un team interdisciplinare che lavorerà in stretta collaborazione con il Comune e per la cittadinanza”.
In particolare, l’attività di ricerca e sperimentazione condotta dall’UNIVPM prevede lo studio sul recupero del suolo precedentemente impermeabilizzato, in aree urbane o periurbane, al fine di riattivarne la produttività tramite l’approntamento di orti urbani; uno studio preliminare delle condizioni fisico/chimiche del suolo con valutazione delle eventuali criticità per calibrare i successivi interventi migliorativi; la piantumazione di ortaggi vari, selezionati per stagionalità e per avere in esame diverse parti edibili; analisi in laboratorio sul suolo e sulla pianta al fine di valutarne la salubrità al termine del ciclo vegetativo; uno studio sulla capacità del suolo di fornire altri servizi ecosistemici, quali il sequestro e lo stock di carbonio, la creazione di habitat nuovi, la regolazione dei flussi di acqua e aria; approfondimenti sulle nuove linee di azione in ambito urbano, a contrasto con la tendenza crescente al consumo e all’impermeabilizzazione del suolo.