Dopo la conclusione delle indagini sull’ex coordinatore infermieristico Claudio Tacconi, un nuovo filone investigativo si apre sulla centrale operativa del 118 di Bologna. La Procura ha avviato un secondo fascicolo, al momento contro ignoti, a seguito di dichiarazioni di persone offese e dello stesso Tacconi.
L’inchiesta si concentra su possibili atti persecutori e altri reati, potenzialmente più gravi come la calunnia. Sotto la lente degli inquirenti sono finite le posizioni di altre persone, diverse da Tacconi, attive all’interno della centrale operativa e nella gestione dei turni.
Tra le persone offese di questo secondo fascicolo figura un sanitario, rappresentato dagli avvocati Davide Bicocchi e Silvia Zanuccoli, la cui denuncia, inizialmente raccolta con le altre, non era poi confluita nel fascicolo a carico di Tacconi. Non si esclude che il recente sopralluogo dei Carabinieri del Nas sia legato a questi nuovi sviluppi investigativi.
Parallelamente, si attende la richiesta di rinvio a giudizio per Tacconi, accusato di stalking, lesioni e simulazione di reato. L’ex coordinatore è accusato di aver avvelenato dieci colleghi tra il 2020 e il 2023, somministrando loro farmaci mescolati a cibi e bevande. Tacconi si dichiara innocente e contesta le accuse. Le indagini hanno verificato gli accessi in centrale di Tacconi e di altre persone durante i presunti episodi di intossicazione, rilevando la sua presenza in sede solo in due dei dieci casi contestati.