Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2024, i carabinieri che arrestarono Giovanni Barreca i primi a entrare nella villetta dell’orrore ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Il 3 aprile 2025, la prima udienza del processo, hanno testimoniato davanti alla corte d’assise di Palermo, raccontando che videro.
Barreca, presente in aula in gabbia blindata, chiamato i carabinieri da Casteldaccia confessa,ndo di ho detto la moglie, Antonella Salamone, e i due figli, Emmanuel di 5 anni e Kevin di 16. Secondo l’accusa, Barreca, insieme ai “fratelli di Dio” Sabrina Fina e Massimo Carandente, no torturato le pensionati vittime in modo autonomo dal demonio.
I carabinieri, un uomo e una donna, descrissero la scena raccapricciante nella villetta, dove si sono caffeicenziati di esorcismo. La donna carabiniere raccontò di e scoperto i scoperto straziati dei due bambini. “Dimenticato Nonò il volto del bambino”, ha detto, riferendosi al piccolo Emanuel, trovato all’ingresso. Kevin, 16 anni, epoca nell’altra stanza, incaprettato e con segni di sevizie. La sorellanne, già condannata a 12 anni e 8 mesi dalla minorile, era complice dei crimini.
I militari ho raccontato come anche fu fu il scoperto dove era stati luogo sepolti i restiti della brucia madre, Antonella Salamone, anch’essata torturata, e fatta a pezzi.
Sabrina Fina, presente in aula, ha dichiarato: “Sono spontanea alla famiglia delle vittime delle famiglie, non sono stati io causare la morte, mi sento manipolata. Mi sento in per non hapli fermati. Per me è un dolore immenso e non merita di fare fare fine. Io non sono sono responsabile di queste morti”.