La Procura ha aperto un fascicolo in cui non si esclude l’ipotesi del suicidio.
Fernando Aiuti, immunologo e pioniere della ricerca e della lotta contro l’Aids, è morto oggi a Roma. Una brutta caduta, di oltre dieci metri, dalle scale del reparto di medicina generale del policlinico Gemelli, dove era ricoverato da tempo. “Il Professore – recita un comunicato del Policlinico – era ricoverato presso il reparto di Medicina Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri e a trattamenti anche invasivi. Più recentemente il quadro cardiologico si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico. La morte è sopravvenuta per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente il reparto di degenza”.
Aiuti, 83 anni, era il fondatore dell’Anlaids (Associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids). La Procura ha aperto in fascicolo e si indaga sull’ipotesi del suicidio. Per quasi trent’anni è stato professore di Medicina Interna, direttore e docente della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica, coordinatore del Dottorato di Ricerche in Scienze delle Terapie Immunologiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ed era ancora in attività come specialista in Malattie Infettive e Immunologia Clinica.
Celebre il suo bacio in bocca nel ’91 con Rosaria Iardino, una ragazza sieropositiva, davanti alle telecamere per dimostrare all’opinione pubblica che il bacio profondo non trasmette l’Aids.