È stato il proiettile di un fucile da caccia calibro 12, e non un petardo come sembrava in un primo momento, a uccidere la notte di Capodanno ad Asti il 13enne Roudin Seferovic. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri.
L’esito dell’autopsia, disposta dalla procura di Asti, ha confermato la causa del decesso nella profonda emorragia all’addome provocata dalla ferita da arma da fuoco. Il proiettile sarebbe stato sparato a distanza ravvicinata. Al momento non risultano indagati. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti resta quella di una tragica fatalità durante i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno.