Oltre ai maltrattamenti sulla piccola, l’uomo usava violenza fisica anche sulla moglie.
Si tratta di un 30 afgano, che prendeva a schiaffi sua figlia (12 mesi) poiché nata di sesso femminile anziché maschile come voleva lui, e in più era solito maltrattare anche la moglie, che aveva sposato in Pakistan quando lei aveva soli 15 anni; la colpiva con cinghia, calci e pugni ed era arrivato anche a stuprarla.
Lo scorso Agosto, l’imputato era stato arrestato per “atti di violenza fisica e psicologica” nei confronti appunto sia della moglie e sia della figlia.
Oltre ai maltrattamenti, l’afgano aveva chiuso a chiave la donna impedendole di uscire; un vero e proprio sequestro di persona che si va ad aggiungere a tutti gli altri reati.
Il Gup di Milano, Guido Salvini, ha condannato l’uomo a tre anni e otto mesi di carcere dopo un processo svolto con rito abbreviato (sconto di un terzo della pena), ed inoltre dovrà risarcire i danni provocati alla consorte e alla figlia.
Quest’ultime ad oggi si trovano in comunità.