A cinquecento anni dalla morte di un artista che in Umbria ha lasciato tracce importanti, la Regione organizza una serie di mostre per celebrarlo.
Anche l’Umbria si avvia a celebrare il quinto centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, l’illustre pittore di Urbino, che nella regione ha vissuto il suo periodo di formazione, e con esso le opere e i luoghi in cui ha operato.
Tutto il territorio regionale è interessato da eventi e iniziative dedicate al grande maestro e il Comitato organizzativo regionale sta coordinando le diverse proposte, individuando i principali appuntamenti che danno conto della presenza di Raffaello e della sua eredità prolungata nei secoli in buona parte dei comuni umbri, con fulcro a Città di Castello e Perugia, dove sono presenti due opere originali del maestro. Nel capoluogo le iniziative, che sono racchiuse nel progetto “Perugia celebra Raffaello”, saranno incentrate, in particolare sulla fortuna dell’artista nell’arte di tutti i secoli.
“L’Umbria contribuisce a questa importante celebrazione con una proposta estremamente ricca di eventi che dà lustro al grande patrimonio di questa regione, una risorsa decisiva. Una proposta che è il frutto della collaborazione di più soggetti ed istituzioni, a conferma di come la sinergia e la collaborazione sotto una regia condivisa siano la giusta strada da percorrere” commenta l’assessore regionale alla cultura e al turismo, Paola Agabiti. Tre le mostre che hanno ottenuto il riconoscimento da parte del Comitato nazionale, alle quali non si esclude che se ne possano aggiungere altre:
La fortuna della Deposizione Baglioni nelle copie perugine, che verrà inaugurata il 9 ottobre alla Galleria Nazionale dell’Umbria e ripercorrerà la storia della Deposizione, dipinta del 1507 per l’altare della famiglia Baglioni e poi fatta rubare da Scipione Borghese nel 1608, attraverso l’esposizione di 7 copie d’autore. Si concluderà il 10 gennaio 2021.
Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, in programma alla Pinacoteca comunale di Città di Castello da ottobre 2020 a gennaio 2021. Cuore della mostra sarà il Gonfalone della Santissima Trinità, l’unica opera rimasta in città. Lo stendardo verrà mostrato dopo la revisione dell’ultimo restauro del 2006. L’esposizione, inoltre, ospiterà altre opere originali, in prestito da musei italiani ed esteri.
Fortuna e mito di Raffaello in Umbria, da giugno a ottobre al Museo civico di Palazzo Penna a Perugia. L’esposizione affronterà principalmente il tema della fortuna e del mito di Raffaello che nasce quando l’artista è ancora in vita e si consolida nell’arco di pochi anni, tanto nell’arte quanto nella letteratura. A cura del Comune di Perugia. A questa mostra si collega l’esposizione Raffaello in Umbria e la sua eredità, prevista a Palazzo Baldeschi di Perugia da aprile a ottobre. Attraverso installazioni multimediali, documenti, disegni, incisioni e dipinti sarà documentata la formazione umbra del giovane artista e la ripresa del suo mito nell’Ottocento. A cura della fondazione CariPerugia Arte.
Tra le mostre in programma, anche Dal lustro all’istoriato: Raffaello e la nuova maiolica, alle Logge dei Tiratori di Gubbio, da aprile a ottobre 2020. Si tratta di un allestimento di circa 50 opere e supporti multimediali per documentare l’evoluzione del lustro umbro, dalle origini ai primi decenni del XXI secolo, con particolare riferimento all’influenza di Sanzio sui cambiamenti della ceramica e all’affermazione dell’istoriato come tecnica prevalente a partire dalla prima metà del XVI secolo.
Tutti gli appuntamenti in Umbria per il quinto centenario dalla morte di Raffaello Sanzio sono consultabili e in continuo aggiornamento sul sito internet www.raffaelloinumbria.it. Sul portale internet sarà possibile inoltrarsi in Percorsi Raffaelleschi, rivolti anche alle scuole, con approfondimenti e notizie utili a conoscere l’opera del maestro urbinate e il suo grande lascito al patrimonio artistico e culturale dell’Umbria.