ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

L’Erede di Matteo Messina Denaro: Un Anno Dopo l’Arresto del Superboss

Giovanni Motisi: Un Latitante di Peso

Nel panorama della criminalità organizzata, chi potrebbe essere l’erede di Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano? Un anno dopo il suo arresto, la domanda continua a suscitare interesse e curiosità.

Trasformazioni Dopo l’Arresto

Dopo la morte di Messina Denaro nel settembre scorso, molti segreti della mafia sono scomparsi con lui. L’ultimo rappresentante di una mafia che ha combattuto lo Stato, per poi trasformarsi, ha lasciato dietro di sé una nuova era di silenzio e affari. Ma cosa succede a Cosa Nostra dopo l’arresto del boss?

Nonostante l’arresto, la mafia non si ferma e si evolve. A Palermo, in particolare, figure legate al passato potrebbero tornare sulla scena criminale. Trovare un vero erede di Matteo Messina Denaro a Palermo è complicato, poiché nonostante la sua reputazione, era sempre considerato di Castelvetrano. Con la fine dell’era della cupola, il suo focus era sul territorio di origine.

Giovanni Motisi: Un Caso Unico

Tra i nomi che ricorrono spesso c’è quello di Giovanni Motisi, soprannominato “u pacchiuni.” Dopo l’arresto di Messina Denaro, Motisi è diventato un latitante ricercato da diversi anni. Con 64 anni alle spalle, è un killer condannato all’ergastolo per l’omicidio del vice questore Ninni Cassarà. Nonostante il suo passato, sembra essersi allontanato completamente da Cosa Nostra.

Motisi era stato capo mandamento di Pagliarelli, ma alla fine degli anni ’90 fu estromesso da tutti gli incarichi dai vertici di Cosa Nostra, una situazione praticamente unica. Nonostante fosse stato allontanato, non fu ucciso, creando uno dei casi più intriganti nel contesto mafioso. La sua storia è particolare: non dava risposte, si faceva i fatti suoi, quasi rinunciando a fare il capo.

Altri Possibili Eredi

Altri nomi che potrebbero essere considerati nella corsa all’erede di Messina Denaro includono Michele Micalizzi e Francolino Spadaro. Micalizzi, sopravvissuto alla guerra di mafia degli anni ’80, è stato coinvolto nel traffico di droga dopo aver scontato 20 anni di carcere. Spadaro, giovane conoscitore di Cosa Nostra, ha accompagnato il padre alle riunioni con Riina e gli altri boss.

Giuseppe Calvaruso, seguendo l’esempio di Messina Denaro, cerca di mostrare una mafia “buona.” D’altra parte, Gianni Nicchi, giovane rampollo legato ai corleonesi, ha stretti contatti anche con le famiglie americane, evidenziando una possibile connessione internazionale.

In un’epoca in cui la mafia sembra ritornare a un passato di affari e dialogo con i soldi anziché con le bombe, il lascito di Matteo Messina Denaro potrebbe essere più pericoloso di quanto si pensi.

 

Facebook