Bologna, 8 marzo 2025 – Un’iniziativa toccante e potente quella promossa dalla Questura di Bologna, che ha invitato gli studenti delle scuole medie a esprimere, attraverso l’arte, la loro percezione della violenza di genere. Il concorso, intitolato “Di-Segni di non amore”, ha visto trionfare Gioia Okoloafor, una talentuosa tredicenne dell’istituto Rita Levi Montalcini di Bologna.
“L’arte è un linguaggio dell’anima, capace di comunicare ciò che le parole a volte non riescono,” ha sottolineato il vicario del questore Amedeo Pazzanese durante la presentazione dei lavori vincitori. “I disegni realizzati da questi studenti non sono semplici scarabocchi, ma rivelano una profonda consapevolezza e attenzione al tema.”
Il progetto-concorso, un’idea originale di Jessica Vallone, ha visto una commissione di esperti valutare attentamente ogni opera. La giuria, composta tra gli altri dal direttore tecnico psicologo della polizia Carlo Barbieri, dalla dirigente della divisione Anticrimine Raffaella Alecci, dal vice capo di Gabinetto Luca Fiorini e dalla responsabile dell’Ufficio relazioni esterne Letizia Guadagnino, ha avuto il difficile compito di scegliere i migliori lavori tra i tanti pervenuti. Un segnale forte, quello lanciato dai giovani artisti, che dimostra come la sensibilizzazione al tema della violenza di genere debba partire dalle nuove generazioni.