La Valle d’Aosta aderisce alla Giornata europea sull’uso consapevole degli antibiotici Il consumo di antibiotici sul territorio è il secondo più basso tra le regioni italiane. Negli allevamenti valdostani non vengono utilizzati mangimi medicati contenenti antibiotici. L’Ospedale regionale di Aosta registra nel 2022 una percentuale di infezioni correlate all’assistenza inferiore al dato medio nazionale.
’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali e l’Azienda USL aderiscono alla Giornata europea sull’uso consapevole degli antibiotici per la prevenzione dell’Antibiotico-Resistenza (ABR), celebrata il 18 novembre prossimo.
La Regione Valle d’Aosta è in procinto di recepire il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 con l’obiettivo di fornire le linee strategiche e le indicazioni operative per affrontare l’emergenza dell’ABR nei prossimi anni, seguendo un approccio multidisciplinare e una visione One Health che riconosce l’interdipendenza dell’ambito umano, veterinario e ambientale.
“Per continuare a mantenere l’efficacia degli antibiotici e tutelare quindi la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente – spiega l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Carlo Marzi – è necessario il coinvolgimento di tutti i diversi attori in tutti i settori: solo collaborando si può contrastare efficacemente lo sviluppo e la diffusione della resistenza agli antibiotici che può mettere seriamente a rischio la salute di tutti. Il nostro ruolo sul piano politico è garantire quindi un Piano strutturato e solido su cui sviluppare azioni e strumenti efficaci, nell’ottica di sensibilizzare ognuno di noi nell’utilizzo appropriato ed efficace dei farmaci, inteso anche come responsabilità collettiva”.
“L’obiettivo della lotta all’ABR, su cui siamo impegnati da tempo come Azienda sanitaria, non è quello di limitare acriticamente gli antibiotici per la cura delle malattie batteriche, ma di utilizzarli in modo razionale, riservando quelli di ultima generazione a patologie più aggressive – spiega Guido Giardini, Direttore Sanitario dell’Azienda USL -. Le superinfezioni sono un fenomeno emergente e oltre che sulla salute dei pazienti e dei cittadini hanno un forte impatto sul Sistema sanitario allungando i tempi di ricovero da 5 fino a 20 giorni in più”.
La strategia nazionale di contrasto dell’ABR si basa su tre pilastri dedicati ai principali interventi di prevenzione e controllo dell’antibiotico-resistenza nel settore umano, animale e ambientale tra cui l’uso appropriato degli antibiotici, sia in ambito umano che veterinario, e la corretta gestione e smaltimento degli antibiotici e dei materiali contaminati, e su sei obiettivi generali per ridurre l’impatto delle infezioni resistenti agli antibiotici migliorando la consapevolezza della popolazione nel loro uso.
L’Antibiotico-Resistenza (ABR) è un fenomeno che avviene naturalmente nei microrganismi come forma di adattamento all’ambiente ed è dovuto alla capacità di questi ultimi di mutare e acquisire la capacità di resistere a molecole potenzialmente in grado di ucciderli o arrestarne la crescita. A causa dell’enorme pressione selettiva esercitata da un uso eccessivo e spesso improprio degli antibiotici in ambito umano, ma anche veterinario, nel tempo questo fenomeno ha assunto i caratteri di una delle principali emergenze sanitarie globali, alla base della nascita di superinfezioni, molto difficili da debellare.
Alcuni dati relativi alla Valle d’Aosta
Sul fronte ospedaliero l’antibiotico resistenza si misura attraverso il calcolo della percentuale delle infezioni che si sviluppano durante l’assistenza e gli ultimi dati dell’ospedale regionale di Aosta riportano una prevalenza del 4%, più bassa della media italiana (6,5%). Un risultato ottenuto grazie alle regolari azioni di bonifica degli impianti e di sorveglianza delle acque potabili e a tutte le azioni puntuali previste nel precedente Piano. Questi dati vengono richiesti anche dall’Agenzia europea ECDC ogni 5 anni. L’Azienda USL aderisce e gli ultimi dati (2022) saranno pubblicati a breve.
Sul fronte della prescrizione e del consumo di farmaci antibiotici la partita si gioca soprattutto sul territorio che assorbe l’85% delle dosi consumate in Valle d’Aosta. Il 57% di dosi è a carico del SSN e il 28% è acquistato privatamente. Solo il 15% è utilizzato in ospedale e, in misura minore, da parte delle strutture direttamente approvvigionate dalla Farmacia ospedaliera, quali le strutture residenziali e semiresidenziali.
I dati del primo semestre 2023 posizionano la Valle d’Aosta tra le regioni con la minor propensione all’uso territoriale di antibiotici, registrando un valore superiore solo alla Provincia autonoma di Bolzano. Nonostante il posizionamento favorevole, la prescrizione territoriale è sensibilmente cresciuta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un incremento delle dosi distribuite del 30%. Il fenomeno, comune a tutte le regioni, è indicativo dell’esaurimento dell’effetto della pandemia da Sars-CoV-2, che ha indotto un’eccezionale contrazione dei consumi.
All’interno della Missione 6 – Salute del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) la Valle d’Aosta ha inserito una formazione sull’antibiotico-resistenza dedicata a medici, veterinari e operatori sanitari. Il primo corso, organizzato dall’Ufficio Formazione dell’Azienda USL, ha coinvolto una trentina di professionisti. Altri corsi sono programmati fino al 2025.
Sul fronte animale, in Valle d’Aosta non vi sono allevamenti intensivi che utilizzano mangimi medicati, contenenti antibiotici. Negli ultimi anni sono state svolte numerose attività anche formative per migliorare sempre più il benessere e le condizioni di salute degli animali allevati e la sicurezza degli alimenti.
Queste azioni hanno portato risultati concreti e importanti: dal 2021 al 2022 la mediana regionale della DDA (strumento statistico utilizzato per misurare la quantità di antibiotici somministrata agli animali) calcolata in quasi 2.000 allevamenti era di 3,34, mentre nel 2022 risulta essere 2,44 per cui si ha una diminuzione di circa il 30%.