Eravamo abituati bene, ma forse si tratta solo dell’ennesimo ricordo nostalgico, che sta per essere soppiantato da parte dell’evoluzione e di tempi che corrono in maniera diversa rispetto alle nostre emozioni. Impossibile dimenticare il mito della domenica pomeriggio, da passare dalle tre in avanti insieme ad amici e parenti per seguire le partite della Serie A.
Come detto, i tempi cambiano, ed è chiaro che bisogna adattarsi anche a motivi economici che la fanno da padrone, in quello che si può considerare un business più che uno sport. Il calcio sta cambiando e, così, dai tifosi agli appassionati di scommesse e pronostici, che puntano sulle varie piattaforme dopo aver dato un’occhiata alle principali recensioni casino, un po’ tutti si devono adattare.
L’incontro di lunedì prossimo in Lega per eliminare la contemporaneità delle gare
Lunedì 7 giugno: è questa la data da tenere d’occhio per tutti coloro che sperano ancora che venga mantenuta la classica e vecchia finestra oraria della domenica pomeriggio. In realtà, un po’ tutti gli indizi e le ultime dichiarazioni sull’argomento dei principali protagonisti, come quelle del Vice Presidente dell’Associazione calciatori Umberto Calcagno, vanno in un senso completamente opposto.
La Lega Serie A sta prendendo una simile decisione, come si può facilmente intuire, esclusivamente per motivazioni di carattere economico. Infatti, l’intento è quello di soddisfare il più possibile le richieste dell’emittente Dazn. Di conseguenza, si potrebbe votare in via definitiva per far diventare la Serie A un campionato “spezzatino”.
Gli esempi, a livello europeo, non mancano di certo, con la Spagna in prima linea da questo punto di vista. Certo, i tifosi non sono assolutamente favorevoli a una simile ipotesi, che andrebbe a eliminare una volta per tutte gli aspetti positivi e anche un po’ romantici e affascinanti della contemporaneità delle gare, per far posto a un vero e proprio “spezzatino” della Serie A, che si articolerà dal sabato pomeriggio al lunedì.
Una novità assoluta in Italia? Forse no!
Come detto in precedenza, l’idea che sta alla base di questo nuovo orientamento da parte delle società di Serie A è quella di andare incontro alle richieste di Dazn, che in fase di trattative si è portata a casa la trasmissione di 7 gare in via del tutto esclusiva, per intenderci quelle partite che nell’ultima stagione erano in mano a Sky.
Per evitare imbarazzanti problematiche di connessione, come è già capitato nel corso delle ultime stagioni, per via di un impiego e consumi eccessivi della banda, la richiesta sarebbe quella di spezzettare il più possibile le partite lungo il week-end, evitando che la contemporaneità possa portare addirittura a qualche pericoloso black out.
In realtà, nel corso dell’ultima stagione, è già capitato che ci fosse una giornata completamente spezzettata, senza la contemporaneità nemmeno di una gara. Insomma, in Italia non è una novità mai vista in precedenza. In modo particolare, ogni giornata avrebbe 10 partite in 10 slot diversi: al sabato ci sarebbero ben quattro partite e non più tre, dislocate sugli orari delle 14:30, 16:30, 18:30 e 20:45. Il modello, come accennato in precedenza, è improntato a quello adottato dalla Liga in Spagna.
In sostanza, si andrebbe ad anticipare quella che prima era la partita del sabato alle 15, inserendo un match pure alle 16:30, spostando quello delle 18 alle 18:30, mentre la partita in serata non verrebbe modificata in alcun modo.
Pare che le altre partite verrebbero disputate tra domenica e lunedì (o anche tutte di domenica), partendo inevitabilmente dall’appuntamento all’ora di pranzo, così come verrebbe mantenuto invariato anche il match serale. Esattamente come avviene il giorno precedente, anche di domenica verrebbe inserita la finestra delle 16:30, anticipando di mezz’ora il match che di solito veniva disputato alle 15.